Investita in strada nel Trevigiano: muore un’insegnante in pensione. Ferita la figlia

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I rilievi della polizia stradale sul luogo della tragedia (foto da sito web La Tribuna di Treviso)

Investimento mortale sabato pomeriggio nel centro di Castelfranco Veneto, quando una donna di 42 anni e la madre di 74 sono state falciate da un’autovettura, fuggita dalla scena dell’incidente senza prestare soccorso alle vittime. Le ferite riportate nel violento urto si sono rivelate fatali per Graziella Geremia, insegnante in pensione, rimasta esanime sull’asfalto, mentre la figlia – docente di matematica al Liceo Da Ponte di Bassano – è stata affidata al vicino ospedale dopo essere stata colpita di striscio dall’utilitaria killer. Una Fiat Grande Punto, su cui gli agenti di polizia stradale erano già sulle tracce in base alle testimonianze delle persone che hanno assistito alla scena. La tragedia è avvenuta alle 17.30 circa di sabato, le due donne vicentine coinvolte risiedono a Rossano Veneto.

A investirle nel corso di un sorpasso azzardato, secondo quanto riportato dalla testata locale Tribuna di Treviso, un 38enne del posto (M.R. le iniziali dell’investitore). Scappato dal teatro del drammatico incidente avvenuto in via dei Carpani, in zona centrale della città castellana in prossimità del polo sanitario cittadino, salvo poi presentarsi il giorno successivo al comando di delle forze dell’ordine per costituirsi, sembra in compagnia di un avvocato. Il fatto di essersi spontaneamente presentato in caserma per ammettere le proprie responsabilità varrà solo come attenuante: a suo carico saranno spiccate le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorsi.

A Rossano Veneto, nelle ore successive ai tragici fatti capitati a Castelfranco, la notizia della morte della pensionata si è diffusa in poche ore, funestando il week end dei tanti rossanesi che conoscono la famiglia Brunello segnata dal lutto. La donna era stata a lungo attiva in parrocchia a favore della propria comunità, come catechista e membro del consiglio pastorale. La data delle esequie della sfortunata Graziella non è ancora stata, in attesa del nulla osta dei magistrati e di verificare le condizioni si salute della figlia Marta, come facile immaginare sotto choc per quanto accaduto. Le due donne si erano recate a trovare una parente, incontrando purtroppo anche un tragico destino.

In subbuglio anche la città dove si è verificato l’investimento: già ieri mattina, dopo un tam tam via social, alcuni cittadini si sono assiepati di fronte al Municipio locale per manifestare e chiedere più sicurezza sulle strade, suscitando la reazione sdegnata da parte della giunta comunale guidata dal sindaco Stefano Marcon.