Frana in Valsugana, gestione problematica del traffico. Un mese e mezzo per il ripristino

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Sassi e materiale terroso in strada sulla ss 47 dopo la frana di venerdì

Primi giorni post frana in Valsugana con nuova viabilità da testare, dopo le modifiche e le chiusure parziali che si sono rese necessarie dopo il distacco di massi in località San Marino di Valbrenta. Pietre di dimensioni importanti e detriti che hanno danneggiato sia la linea ferroviaria da Bassano del Grappa a Primolano che la carreggiata verso monte della strada che collega Veneto e Trentino, ad alta percorrenza nei giorni feriali.

Disagi inevitabili alla circolazione, in particolari per gli abitati di Valbrenta e le sue frazioni e Romano d’Ezzelino in particolare gli accessi a nord, dopo l’ordine di chiusura del tratto da parte del Prefetto di Vicenza, in attesa di verifiche statiche, stima dei danni e una futura programmazione degli interventi da associare alla prima fase di rimozione del materiale terroso e roccioso caduto sul fondo stradale.

Al momento dunque la statale 47 “della Valsugana” percorribile solo dalle auto, deviando per la “Campesana” per aggirare il tratto di qualche decina di metri interessato dalla frana. Divieto di transito invece a tir, autocarri e autobus, dirottati sulla rete locale con allungamenti inevitabili dei tempi di percorrenza e traffico che si riversa in parte sui centri abitati. Si annunciano tempi medio lunghi – 45/60 giorni secondo le prime stime – per il ritorno alla normalità della viabilità tra Bassano, Feltre e Trento.

Dai sopralluoghi effettuati dagli esperti pare che si rendano necessari interventi preliminari di demolizione di rocce e sporgenze pericolanti per evitare il ripresentarsi del problema che, è bene ricordarlo, poteva provocare delle vittime. Si parla di 300 metri cubi di materiale da estrarre da un pendio, quindi in condizioni tutt’altro che agevoli. Solo in una seconda fase si potrà lavorare a valle per rimediare ai danni della frana sui binari e sul manto stradale su ruote, una volta installati poi i vari congegni di protezione dalla caduta massi, reti e barriere specifiche.

Foto Anas

Ieri all’incontro istituito d’urgenza in prefettura a Vicenza hanno partecipato anche i sindaci di Valbrenta (Luca Ferazzoli) e Romano d’Ezzelino (Simone Bontorin) oltre a dirigenti di Anas, Vi.abilità, Ferrovie dello Stato e delle forze dell’ordine. Allo studio ogni ipotesi che possa scongiurare la congestione prolungata del traffico a Valbrenta, considerando che oltre al flusso ordinario di veicoli nei giorni feriali si aggiunge, nei week end, quello “di stagione” verso le località di montagna.

Foto Anas