Riapertura (parziale) della “Valsugana” dopo la frana. Due corsie ok, ma solo per auto e moto

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La corsa contro il tempo per riaprire la statale 47 della Valsugana, considerata a ragione il principale dei collegamenti su ruota tra area del Bassanese e il Trentino, si è conclusa stamattina, a una cinquantina di giorni dalla frana – fortunatamente, allora, senza registrare vittime o feriti -, dopo il via libera ricevuto nelle scorse ore. Traffico riaperto dalle 8 di stamattina ma solo per autoveicoli e motociclette, e comunque per i mezzi fino a 25 tonnellate (a pieno carico).

Per i camion e gli autoarticolati più imponenti, dunque, la via più prossima percorribile rimane la strada Feltrina, ancora fino a data da destinarsi. Si parla comunque di almeno tre mesi di attesa ulteriori.

Limitazioni legate a dimensioni e peso dei veicoli a parte, si può ora viaggiare su entrambi i sensi di marcia e, rispetto alle previsioni, l’ok ufficiale al transito da parte di Anas, ente di gestione del tratto, è giunto con tre giorni di anticipo rispetto a quanto precedentemente annunciato. Altri lavori importanti, del costo stimato in un milione di euro e che riguardano anche la messa in sicurezza di spuntoni di roccia e massi a rischio distacco, sono in corso e si prolungheranno fino a inizio estate.

Da ricordare che il distacco delle pietre dalla parete si era registrato lo scorso 12 gennaio 2024 nel Comune di Valbrenta in località San Marino, quindi in territorio vicentino. In corrispondenza del viadotto che sorge sotto il costone di roccia. Era un venerdì, e solo per caso i detriti caduti in seguito al crollo non centrarono auto o camion di passaggio, anche se i massi più imponenti caddero sulla linea ferroviaria attigua alla sede stradale.

Il punto di distacco della roccia

L’installazione di una barriera “paramassi”, come soluzione tampone, ha permesso intanto di far ottenere il via libera alla circolazione, parziale ma comunque di vitale importanza per i residenti della zona di Valbrenta, paesi e frazioni limitrofe, oltre che per decongestionare parte del traffico sulle vie alternative.