Identificati i vandali del Ponte di Bassano: si sono auto-denunciati

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Sono stati identificati, grazie alle telecamere di videosorveglianza, gli autori dell’imbrattamento del Ponte degli Alpini di Bassano, avvenuto sabato sera tardi. Lo ha raccontato oggi alla stampa la sindaca Elena Pavan, insieme con l’assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco.

Un gesto oltraggioso verso il Monumento Nazionale che nelle scorse ore aveva suscitato grande indignazione, non solo in città. I responsabili sono due ventenni di Montebelluna, venuti a far serata da un amico bassanese insieme con altri coetanei (in tutto quattro ragazzi e due ragazze), individuati grazie da un lato alla paziente monitoraggio dei video delle telecamere di videosorveglianza presenti ai lati del ponte, e dall’altro alla coscienza dei vandali stessi, o forse alla loro preoccupazione di contenere le conseguenze.

Uno dei sei componenti del gruppo, un 19enne di Rossano Veneto (unico vicentino del gruppo, gli altri son tutti del trevigiano), dopo che la notizia si è diffusa sui media locali, ha avvertito il resto della compagnia che avrebbe raccontato tutto alla polizia locale, tanti più non essendo lui l’autore materiale dell’imbrattamento delle balaustre in tre punti, e ha invitato gli amici a presentarsi di loro spontanea volontà al comando della “locale”. Così ieri sera tardi i due responsabili si sono recati nella sede dei vigili dicendo “siamo noi”. Si tratta di un 19enne e un 21enne, entrambi di Montebelluna e dintorni.

I due writers sono stati denunciati in procura per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale e rischiano una multa non inferiore a 2065 euro e anche una pena detentiva. Tutti e sei, poi avendo trasgredito al “coprifuoco ed essendo senza mascherina, saranno anche multati per queste contravvenzioni.”Sono tutti maggiorenni, non possiamo definire quanto accaduto una semplice ragazzata, la giustizia farà il suo corso” ha detto la prima cittadina Elena Pavan.

“Imbrattare il Ponte di Bassano è un’offesa a tutto il Veneto che in esso ha uno dei suoi più importanti simboli storici. Esprimo sdegno e riprovazione per il gesto. I presunti autori sono sei giovanissimi; spero, quindi, che abbiano tutto il tempo di crescere e capire cosa rappresenta il ponte palladiano per la comunità bassanese e per la nostra regione” ha detto oggi il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Condivido la rabbia e lo sgomento dei cittadini bassanesi e dell’Associazione Alpini – aggiunge il presidente del Veneto – nonché la soddisfazione per il fatto che i writer siano stati identificati, grazie all’ottimo lavoro degli investigatori e della polizia locale. Il monumento, luogo di grande memoria per la nostra gente, è conosciuto nel mondo come il Ponte degli Alpini. La Giustizia farà il corso che il caso richiede ma sono certo, se le responsabilità verranno confermate, che ai protagonisti della grave ragazzata non farebbe male partecipare ad un po’ di sano volontariato proprio a fianco delle Penne nere. Acquisirebbero quella coscienza e quei valori che, con un atto così scriteriato, hanno dimostrato di non conoscere”.

“Bene che i vandali che hanno imbrattato il ponte di Bassano siano stati individuati in tempi rapidi: probabilmente se avessero conosciuto la storia e l’importanza di quel monumento per il Veneto e per tutta Italia si sarebbero comportati diversamente. Sono tutti molto giovani, quindi hanno tempo per studiare e capire la stupidità del loro gesto. E per capire la cosa migliore è fargli svolgere attività di volontariato, magari proprio insieme agli Alpini. Più della multa e dei danni che, se verranno accertate le responsabilità, dovranno giustamente pagare”. Queste le parole di Giacomo Possamai, capogruppo in Regione del Partito Democratico.