Il San Bassiano piange un suo medico: si è spento a 54 anni il dottor Moschino

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Il dottor Moschino durante un'intervista passata sull'emittente televisiva Rete Veneta

Il personale dell’ospedale bassanese e tutta l’Ulss 7 Pedemontana piangono in questi giorni la scomparsa di un medico chirurgo affermato, il dottor Terenzio Moschino, che per circa vent’anni ha lavorato al S. Bassiano nell’unità di chirurgia maxillo-facciale. Reparto di cui era stato eletto direttore nel 2011 in ragione di esperienza e professionalità maturate nel percorso di studi e in anni di lavoro tra le corsie. Laureatosi all’Università di Padova nel 1992, si è spento a soli 54 anni di età in seguito ad un male rivelatosi incurabile, nonostante gli sforzi dei colleghi medici.

Una notizia dolorosa che ha pervaso nei giorni scorsi il polo sanitario bassanese, dove il medico veneziano di nascita, specializzatosi in Odontostomatologia e con un master in Chirurgia Estetica, era molto apprezzato. Non non solo per le vaste competenze acquisite nel corso degli anni di carriera, ma anche per le doti umane. Anche negli ospedali di Castelfranco e Trieste, dove negli anni ’90 aveva mosso i primi passi in ambito sanitario, la triste conferma del lutto ha suscitato commozione, così come nelle sua terra d’origine a S. Donà di Piave. Lo stesso vale per le centinaia di pazienti che Moschino ha visitato e operato nel corso della sua vita professionale, affrontando difficili casi di neoplasie, asportazioni di formazioni tumorali sulla pelle e ricostruzioni estetiche, solo per citare alcuni esempi.

“Persona schiva e modesta, ricordato da tutti per la sua professionalità e particolare sensibilità verso i pazienti“. Così lo ricorda in forma pubblica l’azienda sanitaria, ma sono centinaia su centinaia i post di ricordo colmi d’affetto nei confronti del medico prematuramente scomparso: “la sua forza d animo era invidiabile, la ricorderemo sempre nelle nostre preghiere”; “è stato grande nel suo lavoro ma soprattutto umano con noi pazienti”; “un grande medico e una grande persona, i tuoi colleghi ed i tuoi pazienti non ti dimenticheranno mai. Riposa in pace”.