Prostituzione e fatture false: maxi operazione stamattina con cinque arresti

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Il comando della compagnia dei carabinieri di Bassano del Grappa

Maxi operazione congiunta condotta nelle scorse ore dai carabinieri di Bassano del Grappa con il sostegno dei militari della guardia di finanza, volta a sgominare una banda organizzata dedita allo sfruttamento della prostituzione con annesse “cartiere” di false fatturazioni. Cinque le ordinanze di custodia cautelare, con i presunti capofila dell’attività illecita finiti in carcere nelle case circondariali di Vicenza, Treviso e Padova, altre due persone in regime di arresti domiciliari e tre avvisi di garanzia nei confronti di ulteriori indagati. Tra gli arrestati figurano due uomini originari del bassanese, Claudio Fiorese e Denis Pavin, e una donna residente nel vicentino, Paolina Maiolo.

La task-force scesa in campo nella prima mattinata di oggi ha coinvolto ben 80 militari, coordinati dalla Procura di Vicenza, in una missione mirata e studiata nei dettagli che ha portato non solo al fermo dei sospettati ma anche al sequestro di due appartamenti e altrettante autovetture, oltre ad un somma di circa 30 mila euro in contanti occultata in una stanza. Ritenute rispettivamente teatri, mezzi e proventi della redditizia attività di meretricio secondo i riscontri oggettivi ricavati da appostamenti, ispezioni e perquisizioni operate dai carabinieri e altre forze dell’ordine all’opera non solo nella zona del bassanese ma anche nel trevigiano, con verifiche di natura fiscale in corso inoltre presso aziende con sede in Lombardia nelle province di Milano e Bergamo.

Il “la” all’attività investigativa è stato dato dai componenti dell’Arma di Bassano del Grappa, insospettiti dal brulicare di annunci ad alto tasso erotico comparsi in particolare nei siti web specializzati e dal via vai furtivo di persone in più appartamenti della zona (saranno ben quindici quelli oggetto di controlli). Le indagini, condotte attraversi accertamenti tecnici, informazioni sul campo e specifici servizi di osservazione e pedinamento hanno man mano delineato un quadro sempre più chiaro, ricostruendo i contorni di una vera e propria organizzazione logistica finalizzata all’accoglienza e “distribuzione” di avvenenti donne e transessuali destinati a prostituirsi attraverso sub-affitti in appartamenti, rigorosamente in nero, “rivenduti” loro ad un valore quintuplicato, con la complicità dei prestanome. Da qui il coinvolgimento dei finanzieri delle fiamme gialle.

Una volta accertato il malaffare e identificato gli accompagnatori che trasportavano nei vari stabili le prostitute e i transgender, e la natura delle prestazioni sessuali “all inclusive” offerte, è scattata la maxi operazione congiunta. I reati contestati fanno riferimento alla “Legge Merlin” in materia di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, a eccezione delle dinamiche di natura fiscale collegate all’emissione di fatture false per operazioni commerciali del tutto inesistenti. Secondo le stime della gdf si tratterebbe di un “giro” da quasi 4 milioni di euro.

Le risultanze dei carabinieri hanno portato all’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare: si tratta del 48enne bassanese Claudio Fiorese, del 47enne rosatese Denis Pavin, della 44enne Paolina Maiolo e del 69enne trevigiano Galliano Nasato. Il quinto arrestato, coinvolto per irregolarità fiscali oggetto di indagini da parte delle fiamme gialle, è il trevigiano Massimiliano Maria Mastroianni, di 51 anni, che già versava in stato di arresti domiciliari scontando una pena definitiva per bancarotta fraudolenta.