‘Ndrangheta, due imprenditori edili vicentini arrestati in un blitz che ha coinvolto 33 persone

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Blitz all’alba da parte di finanzieri e carabinieri contro le infiltrazioni mafiose in Veneto. Un altro duro colpo alla ‘Ndrangheta è stato inflitto al termine di perquisizioni che hanno portato al sequestro di numerosi immobili per un valore di 10 milioni di euro. Le indagini che hanno preso il via nel 2015 hanno colpito il clan dei cutresi, autori in Veneto di estorsione, violenza, usura, sequestro di persona, riciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

I militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Padova e la Guardia di Finanza di Venezia hanno collaborato per mettere a segno una serie di arresti in varie provincie tra cui Treviso, Vicenza, Padova, Belluno, Rovigo ma che si sono poi allargate tra Milano e Crotone colpendo anche Reggio Emilia e Parma. A finire invischiati nei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso anche due imprenditori vicentini impegnati nel settore edile.

Sono Giulio Cuman, 69enne di Schiavon, ora in carcere a Tolmezzo e il figlio Bernardino Cuman di 42 anni rinchiuso nella casa circondariale di Voghera. I due vicentini insieme ad altri due soggetti, secondo la Procura, praticavano prestiti ad altri imprenditori con tassi di interesse superiori al 200 per cento. Gli episodi contestati avrebbero fruttato agli indagati profitti illeciti per oltre 600mila euro.