Sequestro da mezzo milione di euro. Sparite circa cinquecento fatture

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I conti non tornavano, e dopo le indagini ispettive è scattato il sequestro preventivo per 500 mila euro ai danni di D.F., autotrasportatore di Tezze sul Brenta. A dare esecuzione al provvedimento – emesso dal gip del Tribunale di Vicenza – la guardia di finanza di Bassano del Grappa, apponendo i sigilli a sette diversi proprietà dell’indagato tra appartamenti e terreni, che non sarebbe stato ligio agli obblighi in materia fiscale nel periodo 2012-2015.

L’indagato, di 67 anni, è il titolare di una ditta di trasporti (specializzata in trasporti di animali d’allevamento) che avrebbe omesso una serie di operazioni di fatturazione. A seguito di un controllo attraverso appositi programmi applicativi in dotazione ai militari era subito emersa una notevole discrasia tra le prestazioni di servizi eseguite e le effettive dichiarazioni fiscali, praticamente inesistenti. Da qui gli approfondimenti di carattere economico-finanziario, con la verifica mirata in base agli indizi raccolti. Le ispezioni ai clienti – in tutta Italia – dell’autotrasportatore hanno permesso di far venire alla luce un volume d’affari da oltre un milione di euro nell’arco di meno di quattro anni (dal 2012 al 2015).

Inoltre sarebbero circa 500 le fatture non conservate come da indicazioni di legge e un’evasione complessiva di mezzo milione tra imposte dirette e Iva non versata. Dopo la denuncia del titolare della ditta per i reati di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Iva e occultamento o distruzione delle scritture contabili, è scattato il provvedimento di sequestro per equivalente del profitto da evasione fiscale. Rimane da dire che nel frattempo la stessa azienda di trasporti ha chiuso i battenti.