Elicottero del 118 sul Grappa per soccorrere madre e figlio nella neve. Ferita la sciatrice

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Immagine di archivio di un intervento di soccorso in montagna

Intorno a mezzogiorno un elicottero del 118 si è levato in volo dall’ospedale di Treviso diretto verso il Monte Grappa in soccorso di due scialpinisti in difficoltà, in seguito alla caduta rovinosa di una donna di 54 anni. Un ruzzolone per alcune decine di metri con problemi agli superiori, una spalla in particolari, di entità tale da non permettere di proseguire la discesa.

A dare l’allarme il figlio che l’accompagnava e rimasto al suo fianco dando indicazioni utili al soccorso alpino e al personale sanitario in volo per raggiungerli nella distesa di boschi e neve sopra località Cismon del Grappa.

A farsi male in modo serio anche se l’entità del problema non rappresenta un cruccio ai fini della completa guarigione è stata la 54enne padovana, residente a Cittadella, raggiunta nei pressi di Rifugio Scarpon in territorio vicentino di Valbrenta dopo la caduta. A causa della quale la donna ferita si sarebbe provocata una probabile lussazione di una spalla da curare al più presto in un reparto di ortopedia specializzato per traumi di questo genere.

Una volta individuato il luogo esatto dell’incidente avvenuto in tarda mattinata di martedì, a circa 200 metri dal rifugio di Cismon del Grappa, il pilota dell’eliambulanza di Treviso Emergenza ha trovato un’area spianata per l’atterraggio e ha fatto sbarcare un medico di pronto soccorso e un’infermiere. La coppia di operatori sanitari ha subito prestato le prime cure all’infortunata, immobilizzando l’arto contuso, disponendo poi il ricovero per poter rimediare in tempi ragionevolmente rapidi alla lussazione.

Per C.B., queste le iniziali della cittadellese, impossibilitata a muoversi in autonomia e come facile intuire dolorante, è stato necessario il recupero “aereo” utilizzando un verricello di 20 metri, issando la sciatrice a bordo, per poi dirigersi verso l’ospedale di Montebelluna. Il figlio del tutto incolime ha potuto far rientro a casa in autonomia, in attesa di notizie della madre presa in carico dal pronto soccorso trevigiano.