CineMachine | Non essere cattivo

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REGIA: Claudio Caligari ● CAST: Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico Bendico, Roberta Mattei, Alessandro Bernardini, Valentino Campitelli, Elisabetta De Vito, Emanuela Fanelli, Giulia Greco, Claudia Ianniello, Massimo De Santis, Luciano Miele, Emanuel Bevilacqua, Danilo Cappanelli, Manuel Rulli, Angelica Cacciapaglia ● GENERE: drammatio ● DURATA: 100 minuti ● DATA DI USCITA: 8 settembre 2015 (Italia)

MI CHIEDO QUANTO DURERÀ?

Non essere cattivo del 2015 per la regia di Claudio Caligari.

Storia: Vittorio e Cesare sono gli amici di una vita. Membri delle borgate romane, passano le loro giornate a trastullarsi, girovagando per le strade di Ostia, dove attuano diversi atti criminali, tra cui lo spaccio e l’assunzione di stupefacenti. Un sera però Vittorio comincia ad avere delle forti allucinazioni, dovute all’abuso di pasticche, e dopo questo evento il giovane decide di cominciare a cambiare vita. Conosce una bella donna, si trova un lavoro e una sistemazione. Lo stesso non si può dire per Cesare che l’amico cercherà di portare dalla sua parte, aiutandolo a disintossicarsi. 

In tanti me ne avevano parlato, ma non immaginavo che il film di Claudio Caligari e purtroppo l’ultimo, fosse di una profondità e bellezza così disarmante. 

La storia ci trascina assieme a dei personaggi caotici e lunatici in un groviglio di sensazioni ed emozioni da cui è difficile fuggire. La volgarità e la violenza, sia fisica che psicologica, che i personaggi attuano, ma soprattutto subiscono, è un qualcosa che vuole toccare da vicino lo spettatore e, di fatto, Vittorio e Cesare diventano un po’ simbolo di quella voglia di emergere da un contesto opprimente e deleterio che in molti si trovano ad affrontare. 

Vittorio e Cesare in un certo senso siamo noi che ci guardiamo allo specchio, raggiunta una certa fase della nostra esistenza, in cui ci sentiamo smarriti e schiacciati e nasce in noi un desiderio di cambiamento che però alle volte può anche non funzionare o, quanto meno, non tutto va come ci aspettavamo. 

Vittorio che esce per poi ricaderci. Cesare che tenta di uscire e in parte ci riesce, ma poi subisce il crollo più forte e qui si racchiude la grande drammaticità di questo titolo. 

Un film che in sé racchiude una doppia storia d’amicizia e una doppia tristezza: l’amicizia tra Vittorio e Cesare, genuina e disinteressata che culminerà in un finale che mi ha lasciato naufrago di un’emozione agrodolce e l’amicizia di Claudio Caligari con Valerio Mastandrea che, dopo la tragica morte del regista, avvenuta poco dopo la fine delle riprese, si è impegnato molto per far sì che questo film arrivasse al grande pubblico, omaggiando così il lavoro di un’artista che ha avuto nei fatti poca possibilità di esprimere le sue idee attraverso un’arte che amava profondamente.

Lo si può capire dalle citazioni presenti in Non essere cattivo che rinviano al Accattone di Pier Paolo Pasolini, a I vitelloni di Federico Fellini o a Mean Streets di Martin Scorsese. Non per altro poi questo è film è stato selezionato come rappresentante per l’Oscar al miglior film straniero del 2016. 

Che se lo meritasse o meno, poco importa. La messa in scena di Callegari mostra l’eleganza di un grande cineasta che sa perfettamente come e dove posizionare la macchina da presa e soprattutto sa come raccontare una storia attraverso i suoi personaggi. 

Straordinari gli attori protagonisti, Alessandro Borghi e Luca Marinelli, che Caligari scelse appositamente, invertendo ad un certo punto i ruoli e bravissimi gli attori di contorno, per la maggior parte non-professionisti, come era per quel cinema neorealista italiano di autore come Pasolini, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis e tanti altri.

Concludendo, Non essere cattivo è un film bellissimo che merita e meriterebbe molta più attenzione di quella che gli è stata concessa dal grande pubblico italiano. L’edizione in DVD o Blu-ray non manca, quindi consiglio vivamente di recuperarlo in qualche maniera.