Arte e dintorni – L’adorazione dei pastori di Tintoretto

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Jacopo Robusti detto il Tintoretto, Adorazione dei pastori, 1550 c., Museo di Castelvecchio, Verona

Tutta la famiglia dell’Eco Vicentino e di Radio Eco Vicentino vi augura Buon Natale con la straordinaria “Adorazione dei pastori” di Jacopo Tintoretto.

La Sacra famiglia è colta in un momento di riposo.
San Giuseppe, in piedi appoggiato al bastone, quasi nasconde l’asino mansueto che è accucciato sul pagliericcio per fare da appoggio alla Vergine leggente.
Anche il bue che è lì appresso. In un ritaglio di spazio è adagiato il Bambino, circondato da aura divina, fulcro dove convergono tutti gli sguardi.
Da destra giungono tre fedeli a rendere omaggio al Salvatore.
La Vergine interrompe la lettura e alza gli occhi dal libricino che tiene sospeso.

Il ragazzo abbigliato in verde si toglie il cappello; la ragazza dal luminoso abito finemente decorato e il vecchio pastore si portano le braccia al petto, in segno di deferenza.
La scena di questa Natività dai colori focati e terrosi si stringe tutta sul primo piano.
In lontananza si apre un paesaggio semplice, di prati e pascoli, di filari di alberi e, oltre l’ultimo orizzonte, di massicci innevati. Un raggio di luce dell’Angelo annunciante la lieta novella rischiara il profilo scuro delle alte nubi.
Jacopo Robusti detto il Tintoretto, Adorazione dei pastori, 1550 c., Museo di Castelvecchio, Verona.