CineMachine | Kong Skull Island
di Davide Ravalli
REGIA: Jordan Vogt-Roberts
CAST: Samuel L. Jackson , John Goodman, John C. Reilly, Tom Hiddleston , Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell
GENERE: Avventura, Fantastico
DURATA: 118 minuti
DATA DI USCITA: 28 febbraio 2017 (Londra)
Riportare al cinema personaggi che hanno fatto la storia dei media è una pratica che oramai risulta una moda fin troppo abusata ad Hollywood, e anche il mitico mostro cinematografico King Kong che già aveva visto delle riedizioni in passato, torna alla ribalta nelle sale con Kong Skull Island.
Premetto che complessivamente il film, nella sua disarmante linearità, risulta un buon prodotto di intrattenimento. Del concetto originale alla base della primissima pellicola su Kong non mantiene che alcuni punti di contatto, prendendosi molta libertà narrativa evitando tematiche ridondanti come quello della “love story” tra l’enorme scimmione e la bella di turno.
Entrando nel merito del film, possiamo dire che la pellicola risulta un mix equilibrato di elementi, che tuttavia non raggiungono mai vette qualitative da rendere questo film memorabile. La storia, per quanto poco approfondita e piuttosto superficiale, riesce comunque ad intrattenere per le due ore che il film impiega ad arrivare ai titoli di coda. Interessante il fatto di ambientare le vicende durante il periodo della guerra in Vietnam, inserendo anche numerosi brani musicali originali dell’epoca che si sposano a meraviglia con le scene in cui vengono inserite. Interessante anche la forte ispirazione ad Apocalypse Now, il capolavoro di Francis Ford Coppola, sempre ambientato durante il conflitto in Vietnam.
Discorso analogo per i personaggi caratterizzati quel tanto che basta per renderli riconoscibili. Tra i volti che compongono il cast troviamo attori di un certo calibro come Samuel L. Jackson e John Goodman, rispettivamente nei panni del colonnello Preston Packarde e del ricercatore Bill Randa, ai quali vengono affiancati attori emergenti come Tom Hiddleston e Brie Larson che vestono i panni dei protagonisti nei ruoli di James Conrad e di Mason Weaver. Menzione d’onore invece per il personaggio di Hank Marlow interpretato da John C. Reilly, che risulta essere quello maggiormente approfondito oltre che rappresentare un irresistibile la macchietta comica.
Analizzando il lato tecnico, il film il si difende bene: alla regia abbiamo un giovanissimo e quasi sconosciuto Jordan Vogt-Roberts , alle prese con il suo secondo lungometraggio, segno che quantomeno le grandi major hanno il coraggio di investire su giovani talenti controbilanciando la loro pigrizia nel realizzare progetti originali. Tornando a parlare della regia di Kong, questa risulta pulita, le inquadrature sono ben costruite e in più di un’occasione presenta dei guizzi di autorialità davvero apprezzabili. L’azione che, ovviamente, in un film di questo genere abbonda, è ben gestita, non risultando mai caotica o stancante e riuscendo a valorizzare l’epicità degli scontri tra le enormi mostruosità che popolano la Skull Island. A supportare questa azione vi è una computer grafica realizzata con dovizia, che però stona a tratti con un design delle creature a mio parere altalenante, alcune davvero ispirate ed originali, mentre altre mancano di mordente.
Anche la scrittura del film si attesta su buoni livelli. La sceneggiatura, infatti, va in aiuto della linearità della trama, riuscendo addirittura a stupire, in un paio di momenti, per l’efficacia con cui riesce a giocare con le aspettative dello spettatore.
Tirando le somme quindi il film Kong Skull Island è un blockbuster ben confezionato, intrattiene e non annoia mai. Inoltre il film va a porsi come seconda pellicola (dopo il Godzilla del 2014) di un nuovo nascente universo cinematico, sulla falsa riga di quello già realizzato dai Marvel Studios, dedicato in questo caso ai Kaiju, ovvero dei mostri giganti tipici della cinematografia giapponese. A tal proposito come siamo stati abituati negli ultimi anni, è il caso di restare seduti in sala fino a dopo i titoli coda per avere qualche succosa anticipazione di quello che ci aspetta nei prossimi film.