Arabia: Khashoggi morto in colluttazione

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Ieri sera l’Arabia Saudita ha confermato che Jamal Khashoggi è morto. Secondo i risultati preliminari di un’inchiesta saudita, il giornalista è deceduto in seguito a una colluttazione con alcune persone con cui si era incontrato nel consolato saudita a Istanbul.

Secondo quanto riferisce al Arabiya per la morte di Khashoggi le autorità di Riad hanno arrestato 18 cittadini sauditi. Sono stati inoltre rimossi dall’incarico il generale Ahmed al-Asiri, un alto ufficiale dei servizi segreti coinvolto nella vicenda, e Saud al-Qahtani, esponente di spicco della Corte reale saudita e stretto consigliere del principe ereditario Mohammed bin Salman. Qahtani, definito lo “Steve Bannon saudita”, è considerato lo ‘stratega’ della politica mediatica del principe.

Il Washington Post afferma che “funzionari della Cia hanno ascoltato” le registrazioni audio turche che “provano che Khashoggi è stato ucciso e poi smembrato” e che la morte del giornalista saudita non è stata accidentale. La registrazione, se verificata – aggiunge il quotidiano che ha accusato Donal Trump di “cospirare con Riad” per prendere tempo e consentire ai sauditi di trovare una via di uscita – renderà difficile alla Casa Bianca accettare la versione dell’incidente.