Centrale Zaporizhzhia, Italia in team Aiea. Kiev: rischio fughe radioattive

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Scambio di accuse tra Mosca e Kiev per i bombardamenti nella zona della centrale di Zaporizhzhia. L’agenzia ucraina per il nucleare lancia l’allarme: “Rischio di fughe radioattive” ma Mosca nega: “Livelli normali”.

“Le autorità russe della regione di Zaporizhzhia hanno intanto messo a punto un piano per l’evacuazione della popolazione in caso di gravi problemi alla centrale nucleare più grande d’Europa” ha però intanto dichiarato detto all’agenzia russa Ria Novosti il capo dell’amministrazione della regione, Yevgeny Balitsky, accusando il governo di Kiev di “spietatezza” nel mettere a rischio i propri concittadini. “Attualmente, la centrale nucleare di Zaporozhzhia funziona come al solito e il livello di radiazioni è normale – ha sottolineato – Ma, conoscendo l’astuzia, l’incoscienza e la spietatezza del regime di Kiev nei confronti delle persone che chiama i suoi cittadini nella retorica pubblica, ci siamo preparati per qualsiasi sviluppo della situazione e, pertanto, abbiamo sviluppato un piano per l’evacuazione della popolazione in caso di tale necessità”, ha affermato. Dal 18 luglio scorso – ha poi aggiunto Balitsky – la centrale nucleare è stata bombardata quasi quotidianamente dall’Ucraina. I bombardamenti arrivano dal territorio controllato da Kiev, dalla riva destra del Dnepr, dagli insediamenti di Marganets e Nikopol”.

Intanto il New York Times riporta che nel team di esperti selezionato dall’ Agenzia internazionale per l’energia atomica per la centrale di Zaporizhzhia c’è anche l’Italia. Non avranno invece rappresentanti né gli Usa né il Regno Unito.

Continuano a piovere bombe sulla regione in cui si trova l’impianto: morti cinque civili. Secondo quanto rivela l’intelligence britannica la Russia prevede di portare a oltre 1,15 milioni di unità il numero di soldati delle sue forze armate, un aumento di oltre 140.000 unità. In realtà però Mosca ha già perso decine di migliaia di soldati nel Paese, un numero molto esiguo di nuovi soldati a contratto viene reclutato e tecnicamente le nuove reclute non sono obbligate a combattere oltre i confini nazionali.

L’ufficio del Procuratore Generale di Kiev, ha intanto reso noto che almeno 379 bambini sono stati uccisi e almeno 733 quelli feriti dalle forze russe in Ucraina dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso.