Papa Francesco a L’Aquila: “Servono impegno di tutti e collaborazione per ricostruire”

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In occasione della 728/a Perdonanza celestiniana Papa Francesco è in visita a L’Aquila. Alle 11.28 con tre colpi bastone il pontefice ha aperto la Porta Santa. “Apritemi le porte della giustizia, voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. È questa la porta del Signore” ha detto. Francesco è il primo papa in 728 edizioni della Perdonanza aquilana ad aprire la Porta Santa della basilica Santa Maria di Collemaggio, dando il via all’indulgenza concessa nel 1294 da Celestino V.

Il Pontefice ha quindi ringraziato gli aquilani per la loro forza che ha consentito di reggere l’urto del sisma e di avviare subito il lavoro coraggioso e paziente di ricostruzione: “Per ricostruire la città servono collaborazione, sinergia e un impegno lungimirante. C’è bisogno dell’impegno di tutti”. Bergoglio ha incontrato nel capoluogo abruzzese un gruppo di familiari delle vittime del terremoto del 2009. “Il dolore c’è, le belle parole aiutano ma il dolore rimane. Con le parole non se ne va il dolore. Soltanto la vicinanza, l’amicizia, l’affetto, camminare insieme, aiutarci come fratelli e andare avanti. O siamo un popolo di Dio – ha sottolineato Francesco – o non si risolve i problemi e i dolori come questo”.

Il Papa ha inoltre chiesto un’attenzione particolare per le chiese nell’ambito della ricostruzione post-terremoto. “Sono patrimonio della comunità, non solo in senso storico e culturale, ma anche in senso identitario. Quelle pietre sono impregnate della fede e dei valori del popolo; e i templi sono anche luoghi propulsivi della sua vita, della sua speranza”, ha sottolineato.

Il Cardinal Petrocchi che ha accolto Francesco sul palco di Piazza Duomo: “L’Aquila accoglie con gioia immensa il Papa, ci commuove la sua presenza, e abbiamo certezza che L’Aquila ha un posto speciale nel cuore del Papa. Davanti a lei – ha proseguito – una delegazione di familiari delle vittime del tragico terremoto, di detenuti, tante associazioni tra cui Agesci e Salus popolo aquilano. A nome della Chiesa aquilana le rivolgiamo un grazie, alto come le nostre montagne mi è sembrato poco, vorrei arrivasse al cielo. Grazie alla sua presenza speriamo che la Perdonanza sia fermento di riconciliazione per tutto il mondo”.

Poi il Papa è sceso dal grande palco e tra gli applausi si è diretto verso il Duomo, ancora inagibile dal terremoto del 2009, dove ha effettuato un sopralluogo, indossando un caschetto e condotto sulla sedia a rotelle.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “La città dell’Aquila è grata e riconoscente al Santo Padre per l’enorme testimonianza di vicinanza e sostegno tributati alla comunità con la sua presenza in occasione della tradizione più antica e sentita dalla comunità. Un onore e una grande emozione poter accoglierlo e assistere, per la prima volta, all’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio da parte di un pontefice”.