Covid, l’Austria mette in lockdown i “non vaccinati: in arrivo forti restrizioni

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La decisione era nell’aria da tempo, e puntualmente è arrivata: l’Austria manda in “lockdown” i non vaccinati contro il Covid-19. Da lunedì 8 novembre, infatti, chi non è immunizzato non potrà più accedere a ristoranti, discoteche, hotel, eventi sportivi e culturali, e sarà escluso anche da iniziative di tempo libero. Nelle prime quattro settimane basterà la prima dose abbinata a un tampone pcr. Il cancelliere Alexander Schallenberg ha giustificato il provvedimento con il forte aumento di casi Covid in Austria: 9.388 solo nella giornata di venerdi 5 novembre.

Le parole del cancelliere austriaco. Schallenberg ha detto: “Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-Covid è la nostra cintura”. I non vaccinati sono anche esclusi dallo sci e non potranno più accedere agli impianti di risalita e neanche come visitatori, agli ospedali e alle case di riposo. Inoltre la mascherina Ffp2 diventa obbligatoria nei negozi, nei musei e nelle biblioteche.

La campagna vaccinale. In Austria la vaccinazione da tempo va a rilento, con appena il 63,1% di immunizzati. Il cancelliere Schallenberg in tal senso ha anche citato papa Francesco che aveva definito la vaccinazione un atto d’amore; la terza dose è consigliabile dopo sei mesi. Il Green pass avrà una validità di nove mesi, invece di dodici, dopo l’ultima dose.

L’appello alla popolazione. Il ministro alla salute Wolfgang Mueckstein ha invitato gli austriaci a fare anche il vaccino anti-influenzale, dicendo: “Ci troviamo davanti a un’ondata e dobbiamo essere pronti. Da bandire quei politici che diffondono delle fake news”.