Covid nel mondo: tornano i contagi in Cina. Nuove regole in Germania ed esercito a Sydney

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Torna l’incubo Covid a Wuhan in Cina: sette lavoratori migranti sono risultati infatti positivi ai test per il Coronavirus. A renderlo noto sono state le autorità del capoluogo dell’Hubei, dove a fine 2019 per la prima volta fu individuato il virus. La variante Delta ha raggiunto ormai una ventina di città spingendo le autorità locali, comprese quelle di Pechino, ad adottare un nuovo pacchetto di misure, e sollecitando il rispetto delle regole anti-Covid, tra cui l’uso della mascherina in pubblico, il distanziamento e il lavaggio frequente delle mani. La provincia di Hunan  ha inoltre annunciato la sospensione di tutte le attività didattiche e dei programmi di formazione, chiedendo a studenti e insegnanti di evitare di viaggiare.
In Australia: a Sydney, dove il lockdown è giunto alla sua sesta settimana, è arrivato l’esercito per assicurare il rispetto del confinamento e favorire gli approvvigionamenti. Circa 300 i soldati dell’Australian Defence Force che sono stati schierati in città. I residenti possono uscire di casa solo per fare esercizio, per svolgere lavori essenziali, per ragioni mediche e per acquistare beni di prima necessità ma ad oggi ci sono state diverse violazioni con la polizia che ha inflitto numerose multe. “Gli agenti di polizia saranno assistiti dal personale dell’Adf nella consegna dei pacchi di cibo, nell’assistenza a domicilio e nei controlli“, ha annunciato il commissario di polizia.

La Germania intanto annuncia la volontà di smettere di coprire le spese dei test rapidi ai non vaccinati. Quando tutti i cittadini avranno avuto la possibilità di accedere alla vaccinazione con due dosi entrerà in vigore questa nuova stretta voluta del ministero della salute tedesca, si pensa quindi che ciò avverrà a fine settembre o inizio ottobre. Da marzo infatti i residenti in Germania hanno potuto ricevere test rapidi contro il coronavirus nelle farmacie e in appositi centri in tutto il Paese.

Oltre il 61% della popolazione tedesca ha comunque ricevuto almeno una dose di vaccino e il 52% è completamente vaccinato. Berlino, intanto, in giornata, diffonderà la raccomandazione dell’uso del vaccino anti-Covid per tutti i ragazzi di età compresa fra 12 e 17 anni.  L’Ema aveva approvato il vaccino di BioNTech-Pfizer fra i 12 e i 15 anni a maggio e quello di Moderna a luglio. Tuttavia la commissione tedesca per i vaccini aveva raccomandato finora il vaccino solo per giovani under 18 ad alto rischio, citando mancanza di dati sulla sicurezza dei vaccini per questa fascia d’età. Intanto, la Germania potrebbe decidere di somministrare la terza dose di vaccino alle persone anziane e ai pazienti a rischio a partire dal prossimo primo settembre.

Intanto, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la risposta immunitaria che si ottiene con due dosi di vaccino AstraZeneca è minore rispetto a quella osservata con il mix di vaccini con prima dose di AstraZeneca e seconda a Rna e anche con due dosi di vaccino ad Rna. Il regime eterologo invece non sembra avere la stessa efficacia se la prima dose è a Rna e la seconda con AstraZeneca. L’Oms sottolinea che è bene però ricorrere al mix di vaccini solo in particolari situazioni di interruzione nelle forniture visto che gli studi sono su un campione limitato.