Droni, bombe sonore, lanci di spray urticanti sulla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza


La Global Sumud Flotilla, una spedizione umanitaria composta da oltre cinquanta imbarcazioni partite da diversi porti del Mediterraneo con destinazione Gaza, è stata colpita la notte scorsa da una serie di attacchi in acque internazionali a sud di Creta. Le segnalazioni parlano di droni, bombe sonore, oggetti non identificati e lanci di spray urticanti. L’attacco ha coinvolto almeno tre imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia, ma fortunatamente non si registrano feriti tra i membri degli equipaggi.
Tra le imbarcazioni colpite c’è appunto quella italiana, su cui viaggia Maria Elena Delia, portavoce dell’Italia della missione: “Questi attacchi mettono a rischio la vita di chi è a bordo – dice. – Non risultano feriti. La spedizione umanitaria è diretta a Gaza. “È un fatto di assoluta gravità, allertata la Farnesina. Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga”.
La Global Sumud Flotilla vorrebbe una scorta marittima e osservatori diplomatici ai Paesi delle Nazioni Unite in risposta alla escalation pericolosa della scorsa notte. “Esigiamo che tutti gli Stati membri dell’Onu, e in particolare quelle nazioni che sono a bordo delle imbarcazioni, garantiscano e facilitino immediatamente una protezione efficace, tra cui scorta marittima, osservatori diplomatici accreditati e una presenza protettiva manifesta”, ha chiesto l’organizzazione della spedizione, cui partecipano una quarantina di imbarcazioni di 44 Paesi, in un appello pubblicato sul social Telegram, “affinché – sottolineano – la Flotilla possa avanzare in sicurezza senza ostacoli e il diritto prevalga sulle azioni di annientamento”.
Le reazioni della politica. Il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte: “È un attacco indegno, inaccettabile. Mi sono messo in contatto con il nostro senatore Marco Croatti a bordo delle imbarcazioni della Flotilla verso Gaza e mi ha aggiornato sugli attacchi di stanotte alle barche, sui danni, sulle vele distrutte, evidentemente per sabotare questa missione umanitaria che ha la spinta di tutti coloro che non si girano dall’altra parte rispetto al genocidio del criminale governo Netanyahu a Gaza. Si tratta – continua Conte – di attacchi avvenuti in acque internazionali, nei pressi di Creta. Croatti è su una barca che batte bandiera italiana, fra quelle colpite stanotte. Ma che fine hanno fatto i patrioti al Governo? Meloni e Tajani difendano subito con fatti e azioni ferme e risolute la sicurezza di queste persone. Non bastano le frasi di circostanza, serve un cambio di rotta politico, una chiara presa di parola e un chiaro intervento – del Governo e della premier Meloni, in primis, contro Netanyahu. Ci sono cittadini trattati alla stregua di terroristi su quelle barche, ci sono tante e tanti italiani che meritano di essere difesi. Non c’è più tempo”.
Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione Difesa di Montecitorio: “L’attacco con droni contro le imbarcazioni della Flotilla è un fatto di estrema gravità che non può passare sotto silenzio. Parliamo di un’azione condotta in acque internazionali, che rischia di colpire cittadini italiani e di compromettere la libertà di navigazione. È necessario che il governo faccia immediatamente chiarezza su quanto accaduto, informi il Parlamento e assuma tutte le iniziative necessarie in sede internazionale. Bisogna immediatamente intervenire e dare protezione alla Flottilla. Nessun Paese può ritenersi al di sopra delle regole del diritto marittimo e umanitario”.
Condanna quanto accaduto anche l’Associazione nazionale magistrati: “Il rispetto della vita umana, della dignità e delle garanzie fondamentali costituisce patrimonio irrinunciabile della civiltà giuridica. La magistratura italiana – si legge in una nota la giunta del sindacato delle toghe – chiede a tutti gli attori della politica, nazionale e internazionale, di adoperarsi per riaffermare i principi di legalità internazionale e di tutela dei diritti fondamentali, senza i quali non può trovarsi la via per la pace e la giustizia”.