Guerra in Ucraina, morto a Sumy un italiano che combatteva con Kiev

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Un italiano che aveva prestato servizio nella Folgore e che circa due anni fa si era arruolato con l’Ucraina, è morto al fronte. Si tratta di Thomas D’Alba, classe 1985, morto a Sumy, fronte ucraino. A darne notizia, alcuni media locali che citano l’annuncio sui social network di un attivista ucraino, Vladislav Maistrouk, che conosceva Thomas e lo aveva incontrato di recente. D’Alba, originario di Legnano, in provincia di Milano, sarebbe morto intorno a metà giugno. “Era un uomo gentile e coraggioso, un italiano – scrive Mainstrouk -. È caduto in battaglia, nel Donbass, difendendo l’Ucraina e l’Europa”.

Un insegnante combattente”. Così lo descrivono dalla Scuola di Musica Paganini di Legnano. “Ha lavorato con noi come insegnante di batteria per 10 anni – spiega il direttore della scuola Fabio Poretti -. A febbraio, scaduto il contratto, ci ha comunicato la sua decisione di partire per l’Ucraina. Non ci ha mai spiegato cosa l’abbia spinto a farlo, non è nemmeno sceso nei dettagli su cosa andasse a fare di preciso in Ucraina. Di certo, e chiunque l’abbia conosciuto può garantirlo, non lo hanno spinto motivazioni economiche. Era un uomo giusto, non in vendita”.

Diplomato in una scuola professionale di musica, D’Alba, ex parà, il quarantenne aveva lasciato la Folgore per abbracciare la sua grande passione per la musica. Non era sposato, amava la musica quanto “odiava le ingiustizie”, raccontano sempre dalla scuola in cui insegnava. “Quando una settimana fa abbiamo ricevuto il primo messaggio che lo dava come disperso al fronte – ha sottolineato – siamo rimasti in silenzio per due ragioni. La prima: la speranza che potesse in qualche modo tornare. La seconda: è sempre stato riservato, e ha sempre chiesto riservatezza a tutti, sulla sua attività come parà e sulla sua scelta di andare a combattere con Kiev”.