Israele, Hamas rilascia ostaggio. Netanyahu: “Nessuna tregua”


Il rilascio di un ostaggio israelo-Usa di nome Edan Alexander, annunciato da Hamas, non porterà a un cessate il fuoco a Gaza né alla liberazione di detenuti palestinesi. Lo ha chiarito il primo ministro Benjamin Netanyahu il cui ufficio ha ribadito che i negoziati per cercare un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi saranno condotti “sotto il fuoco nemico” e che il suo Paese sta preparando una “intensificazione dei combattimenti”.
Israele è stato informato un giorno prima della decisione di Hamas di rilasciare Alexander, l’ultimo ostaggio statunitense sopravvissuto, come “gesto di buona volontà” nei confronti del presidente Usa Donald Trump in vista del suo viaggio nella regione, sperando che a sua volta convinca Israele a firmare un accordo per liberare gli ostaggi rimasti in cambio della fine della guerra, hanno detto al Times of Israel un funzionario statunitense, un funzionario palestinese e una terza fonte a conoscenza della questione.
Il rilascio, potrebbe avvenire già oggi dopo oltre 580 giorni di prigionia. L’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha chiamato ieri pomeriggio i genitori di Alexander, per informarli della notizia, ha riferito un funzionario statunitense. L’agenzia della Protezione civile di Gaza ha dichiarato che “almeno 10” persone sono state uccise, tra cui bambini e donne, in un attacco aereo israeliano avvenuto durante la notte su una scuola che ospitava sfollati.
All’Afp il portavoce della Protezione civile Mahmud Bassal, ha dichiarato: “Almeno 10 morti, tra cui diverse donne e bambini, sono stati causati da un attacco aereo israeliano sulla scuola Fatima Bint Asad, che ospita oltre 2.000 sfollati nella città di Jabalia”. Lo stesso ha chiarito che il raid ha causato anche decine di feriti.