Israele ritira truppe a sud di Gaza. Incontro Tajani – Katz alla Farnesina

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia, dopo circa 4 mesi di forti combattimenti. “Vorrei chiarire ancora una cosa: non è Israele a impedire un accordo ma Hamas. Le sue richieste estreme hanno lo scopo di porre fine alla guerra e lasciare intatta la fazione islamica” ha detto il premier israeliano Netanyahu.

A sei mesi dall’inizio della guerra, centomila persone sono scese in piazza a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi, le dimissioni del premier Netanyahu e le elezioni anticipate. “Non c’è niente che i nostri nemici desiderino di più – dice Netanyahu – Vorrebbero che la divisione interna e l’odio gratuito ci fermassero poco prima della vittoria”. Una delegazione di Hamas è intanto arrivata al Cairo da Doha per una visita in Egitto che durerà diversi giorni, in risposta all’invito del Paese a proseguire i negoziati per raggiungere un accordo sulla Striscia di Gaza.

Domani mattina, intorno alle 8.30, papa Francesco riceverà in Vaticano i familiari di cinque ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo apprende da fonti diplomatiche. I familiari degli ostaggi sono giunti a Roma con il ministro degli Esteri Israel Katz, che incontrerà a sua volta in Vaticano il segretario per i Rapporti con gli Stati mons. Paul Richard Gallagher. L’incontro col Papa è invece riservato ai soli familiari.

Questo pomeriggio alla Farnesina si riuniscono il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, alla presenza del ministro israeliano, Israel Katz, sull’iniziativa Food for Gaza. Alla riunione partecipano anche la vicedirettrice della Fao, Beth Bechdol, il vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale, Carl Skau, il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il presidente della Croce rossa italiana, Rosario Velastro, anche in rappresentanza della Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa. Le agenzie internazionali e il ministero degli Esteri italiano stanno illustrando al ministro israeliano le loro valutazioni sulla drammatica situazione a Gaza, ribadendo la necessità di aiuti e garantendo al tempo stesso la sicurezza degli operatori internazionali.  Secondo l’Unicef dall’inizio della guerra sono stati uccisi 13mila bambini.