Media spagnoli: 3,5 milioni da Maduro al M5S. L’Ambasciata venezuelana: “Falso”

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Secondo il quotidiano spagnolo Abc, che cita un documento classificato dell’intelligence venezuelana, l’attuale presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano indirizzata a Gianroberto Casaleggio per finanziare segretamente il M5s.

Il giornale spagnolo di indirizzo conservatore spiega che il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica il cofondatore e ideologo del M5s, morto nel 2016, come promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana. I 3,5 milioni di euro – aggiunge il quotidiano citando il documento dell’intelligence, allora guidata da Hugo Carvajal – furono inviati in modo sicuro e segreto attraverso valigia diplomatica.

La valigetta creò anche un problema interno alla diplomazia venezuelana, rivela il giornale, perché era stata trovata dall’addetto militare che ne aveva informato Carvajal. Questi lo avrebbe tranquillizzato con un dispaccio in cui affermava: “Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico tra Italia e Venezuela”. Carvajal è latitante dal novembre scorso dopo l’approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di narcotraffico e vendita di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane. La Spagna, dove si era rifugiato – rimarca il quotidiano – non era riuscita a impedirne la fuga.

La somma destinata al Movimento 5 Stelle sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall’allora ministro dell’Interno (oggi al dicastero dell’Economia), Tareck el Aissami, che era, ed è, considerato uomo di fiducia di Nicolas Maduro. “Aissami – ricorda il quotidiano – è stato oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi per reati legati al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Le stesse autorità che pochi mesi dopo adottarono sanzioni economiche contro Maduro accusandolo, subito dopo le elezioni che gli Usa considerano illegittime, un dittatore che ignora la volontà del popolo”.

Immediata la replica del capo politico del Movimento Vito Crimi che afferma: “Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Moviemento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c’è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire da quei partiti e poteri che già le stanno cavalcando per cercare di indebolire la nostra posizione di baluardo a tutela degli interessi dei cittadini”.

Interviene anche Davide Casaleggio che dichiara: “Non permetterò che si infanghi il nome di mio padre. Il Movimento 5 stelle è sempre stato finanziato in modo trasparente e siamo gli unici ad aver reso pubblici tutti i bilanci, anche di dettaglio, prima ancora che fosse la legge a richiederlo”.

“Si tratta di un’informazione falsa e assurda, adiremo le vie legali”. Con queste parole l’ambasciata del Venezuela a Roma smentisce il presunto finanziamento al Movimento 5 Stelle. La fonte dell’ambasciata riferisce tra l’altro che nel 2010 il M5s era appena nato ed era quindi completamente sconosciuto in Venezuela e che all’epoca il console venezuelano a Milano – da cui secondo la ricostruzione di Abc sarebbero passati i 3,5 milioni – era appena arrivato in sede.