Medio Oriente, attacco massiccio su Hodeida. Israele e Usa rispondono agli Houthi


Non si è fatta attendere la reazione israeliana in risposta al missile lanciato domenica dagli Houthi sull’aeroporto Ben Gurion. Come previsto, nella notte le Idf hanno lanciato un massiccio attacco contro la città portuale di Hodeida, coadiuvate dagli Usa. Secondo il canale al Masirah, affiliato agli Houthi, il bilancio dell’attacco è di almeno due morti e 42 feriti.
Le notizie giunte nel corso della mattinata di oggi (6 maggio), parlano di almeno 50 bombe sganciate che hanno distrutto il porto della città controllata dagli Houthi e gli impianti che producevano armi. Ieri il gabinetto israeliano ha approvato all’unanimità il piano per espandere le operazioni militari a Gaza. Prevista l’occupazione della Striscia e il mantenimento dei territori, lo spostamento della popolazione verso sud, la negazione ad Hamas della possibilità di distribuire rifornimenti umanitari e attacchi violenti contro i miliziani palestinesi.
L’Unione Europea, dal canto suo, aveva espresso subito la sua preoccupazione per un progetto che “rischia di causare altre vittime e sofferenze al popolo palestinese” e ha chiesto a Tel Aviv di ritirarlo revocando il blocco degli aiuti. Ma il premier Netanyahu è stato netto: “Siamo alla vigilia di un’invasione massiccia” aveva detto. E così è stato. Intanto a Gerusalemme molti manifestanti sono scesi in strada per protestare contro il governo e l’allargamento delle operazioni militari nella Striscia. Diversi gli scontri con le forze dell’ordine.