Medioriente, attacco a Nouseirat causa morti e feriti. Gantz lancia ultimatum a Netanyahu

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Un ospedale di Gaza riferisce che un attacco israeliano ha ucciso 20 persone a Nouseirat. L’attacco aereo israeliano ha preso di mira il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza devastata da più di sette mesi di guerra. “Abbiamo ricevuto venti morti e diversi feriti dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che apparteneva alla famiglia Hassan nel campo di Nouseirat”, si legge in un comunicato dell’ospedale.

Secondo alcuni testimoni oculari, l’attacco è avvenuto intorno alle 3:00 (le 2:00 in Italia). L’esercito israeliano ha affermato che stava verificando queste informazioni.

Intanto il ministro del Gabinetto di guerra Gantz lancia il suo ultimatum a Netanyahu chiedendo “un piano d’azione per Gaza entro l’8 giugno”. Altrimenti, avverte, “usciremo dal governo”.

Il ritiro di Gantz dal gabinetto di guerra non scatenerebbe automaticamente il collasso del governo di Netanyahu. Tuttavia, nota la Cnn, il gesto potrebbe ribaltare l’immagine di unità in tempo di guerra che Netanyahu ha tentato di creare e sostenere finora, soprattutto di fronte alla comunità internazionale.

Per Gantz il piano dovrebbe prevedere l’eliminazione di Hamas, il ritorno degli ostaggi, un governo alternativo nella Striscia, ma anche riportare i residenti israeliani nel nord di Israele e sforzi per la normalizzazione con l’Arabia Saudita. Il primo ministro israeliano, insomma, deve scegliere tra “vittoria e disastro”, ha spiegato. Se Netanyahu “scegliesse di condurre la nazione nell’abisso, ci ritireremo dal governo, ci rivolgeremo al popolo e formeremo un governo che possa portare a una vera vittoria”, ha ammonito. Gantz ha tuttavia difeso le operazioni militari israeliane a Rafah, definendo la città una “porta” per il ritorno di Hamas e ha affermato che, per raggiungere la pace tra israeliani e palestinesi, Hamas non può rimanere a Gaza e deve essere allontanato da Rafah. Riconoscendo l’impatto devastante che la guerra sta avendo sui civili, ha però insistito sulla necessità di una “decisione”.

Prevedibilmente, le parole di Gantz hanno scatenato l’ira del premier israeliano. Benny Gantz “ha lanciato un ultimatum al primo ministro, invece, di lanciarlo ad Hamas” ha replicato duramente l’ufficio di Benjamin Netanyahu. Richieste che significano “la fine della guerra e la sconfitta per Israele, abbandonare la maggioranza degli ostaggi, lasciare Hamas al potere e creare uno Stato palestinese”. L’ufficio del premier israeliano ha quindi rilanciato, ponendogli tre domande: “Gantz vuole vedere l’operazione a Rafah arrivare fino alla fine e, in tal caso, perché minaccia di rovesciare il governo di unità durante l’operazione delle Idf? Si oppone al governo dell’Autorità palestinese a Gaza, anche se Mahmoud Abbas non è coinvolto? Sarebbe favorevole a uno Stato palestinese come parte di un processo di normalizzazione con l’Arabia Saudita?”.