Raid di Israele sulla striscia di Gaza, Netanyahu: “E’ solo l’inizio”

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Israele ha lanciato un raid di vasta scala sulla Striscia di Gaza. Non è ancora l’attacco di terra, ma sono le prove generali dell’offensiva che mira a colpire Hamas nella Striscia. Le Forze della Difesa di Israele (Idf) sono entrate nella Striscia di Gaza con truppe di fanteria e carri armati per condurre ”raid localizzati” finalizzati a liberare la zona dai terroristi e individuare dove si trovano gli ostaggi, scrive il Times of Israel, precisando che le truppe hanno raccolto vario materiale ”che potrebbe aiutare nello sforzo di localizzare i dispersi”. Nell’incursione l’Idf afferma inoltre che sono stati uccisi ”un certo numero di terroristi nell’area”, inclusa una cellula di Hamas che aveva lanciato missili anticarro contro Israele.

Intanto Israele ha ordinato l’evacuazione di Gaza City: 1,1 milioni di civili, secondo la comunicazione, dovrebbero spostarsi verso sud in poche ore. Il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano (Idf), Avichay Adraee, ha annunciato che i palestinesi hanno tempo fino alle 20:00 locale (le 19:00 in Italia) per spostarsi a Sud di Wadi Gaza, indicando che l’esercito si sta preparando per un’operazione di massa nel Nord della Striscia di Gaza. L’Idf inizialmente aveva informato i palestinesi a mezzanotte tra ieri e oggi che avevano 24 ore per evacuare. “Se sei preoccupato per te stesso e per i tuoi cari, dovresti andare a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che ai leader di Hamas interessa solo proteggere se stessi”, twitta Adraee.

In un messaggio alla nazione il premier Benyamin Netanyahu ha detto: “Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. Hanno appena iniziato a pagare il prezzo, non sanno cosa accadrà, è solo l’inizio. Distruggeremo e sradicheremo Hamas”.

Negli attacchi di Hamas in Israele della scorsa settimana è stato confermato che quindici cittadini francesi sono morti. Lo conferma la ministra degli Esteri Catherine Colonna. In Francia, il governo ha alzato l’allerta sicurezza al massimo livello dopo che un sospetto islamista radicale ha ucciso un insegnante e ferito altre tre persone ad Arras, nel nord del paese.

Mentre lavorava per l’agenzia Reuters ed era libanese il giornalista e cameraman rimasto ucciso dal fuoco israeliano sul Sud del Libano. Issam Abdullah e’ stato ucciso e altri tre colleghi sono rimasti feriti quando il loro veicolo è stato colpito da un attacco aereo israeliano nel villaggio libanese di Alma al Shaab. Lo riporta Al Arabiya. Il veicolo, chiaramente contrassegnato come un’auto dei media con la scritta ‘Press’, si trovava nell’area per seguire l’aggravarsi della tensione al confine.