Stanno bene i cinque alpinisti di Como in Nepal, lo rende noto la Farnesina

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Il Makalu (Himalaya), quinta montagna più alta del mondo e meta dei cinque alpinisto di Como fino a ieri irraggiungibili (Di Craig Taylor - Flickr: P1020165, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17795166)
Il Consolato Generale a Calcutta rischierato in Nepal ha ricevuto conferma che l’agenzia di Milano e l’agenzia nepalese sono riuscite a comunicare con il gruppo dei cinque escursionisti della provincia di Como con cui da giorni non si avevano contatti.

Hanno riferito di star bene e che proseguiranno il loro programma, facendo rientro a Kathmandu sabato 8 novembre, rende noto la Farnesina. Originari della provincia di Como, sono riusciti a comunicare con le agenzie legate al loro viaggio, una di Milano e una nepalese.Sono riprese intanto le ricerche di Marco Di Marcello e Markus Kirchler, che risultano invece ancora dispersi. Alla squadra di soccorso a cui partecipa anche la guida alpina Michele Cucchi: si va verso lo Yalung Ri. Le operazioni, per cui sono dispiegati due elicotteri (uno di Simrik Air e uno Eli Everest) sono dirette da Manuel Munari, capo di Avia MEA e istruttore pilota, in contatto con la Farnesina e il Consolato italiano a Kathmandu. Il Ministero degli Esteri parla di “scarse possibilità di sopravvivenza”.Sono in tutto tre gli italiani di cui è stata confermata la morte: Alessandro Caputo, Stefano Farronato e Paolo Cocco. La spedizione di cui facevano parte i primi due era partita il 7 ottobre e con loro si erano persi i contatti il 31, quando erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1, a circa 5mila metri di altitudine, mentre erano impegnati nella scalata del Panbari.

Un terzo alpinista, Valter Perlino, si è salvato grazie a un problema fisico che lo aveva costretto a rinunciare alla scalata: era stato lui a dare l’allarme, prima di essere salvato. Paolo Cocco faceva invece parte della spedizione a cui facevano capo anche Di Marcello e Kirchler. Tutti sarebbero stati travolti da una valanga mentre si preparavano a dare la scalata al Dolma Khang.