Strage Sri Lanka, Isis rivendica e diffonde foto del ‘capo’ dei kamikaze

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A 48 ore di distanza dalla strage in Sri Lanka, arriva la rivendicazione dell’Isis che reclama la responsabilità degli attentati del giorno di Pasqua. Gli jihadisti hanno fatto circolare la foto del ‘capo’ dei kamikaze e, in un comunicato diffuso attraverso l’agenzia Amaq, hanno descritto dove è stato dislocato ogni attentatore e fornisce il nome di battaglia di ciascuno senza specificarne la nazionalità.

Il primo ministro dello Sri Lanka Ranil Wickremesinghe avverte intanto che sono possibili nuovi attacchi perché agli inquirenti risulta che ci sia altro esplosivo e altri terroristi ancora in giro per il Paese. Il premier ha confermato poi che ci potrebbero essere “alcuni legami” tra gli attentatori e l’Isis. Il governo, inoltre, afferma che gli attacchi potrebbero essere una risposta del fondamentalismo islamico agli attacchi di Christchurch avvenuti in Nuova Zelanda nello scorso mese di marzo.

E con il passare delle ore continua a salire il bilancio delle vittime: sono almeno 321 le persone che hanno perso la vita a causa delle otto esplosioni che hanno colpito chiese e hotel tra le città di Colombo, Negombo e Baticaloa. Tra queste, denuncia l’Unicef, 45 bambini.

Il numero delle persone arrestate perché sospettate di essere vicine ai gruppi jihadisti locali considerati responsabili degli attacchi esplosivi, è salito a 40. Tra gli arresti anche l’autista di un furgone che sarebbe stato usato dai kamikaze e il proprietario di una casa dove alcuni di loro vivevano. Secondo Reuters, un cittadino siriano sarebbe tra le persone fermate. Gli investigatori stanno cercando indizi sul fatto che i gruppi islamisti locali abbiano ricevuto “sostegno internazionale” perché si ritiene improbabile per “piccole organizzazioni” effettuare attentati suicidi così coordinati. L’ufficio del presidente Maithripala Sirisena ha detto che c’era stato un allarme all’intelligence che “i gruppi terroristici internazionali” erano “dietro i terroristi locali”.

Le autorità hanno proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale, in occasione dei funerali per i caduti della chiesa di Katuwapitya a Negombo, pochi chilometri a Nord di Colombo.