Terremoto di magnitudo 7 in Marocco: centinaia di morti e feriti

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Una scossa di terremoto di magnitudo 7, ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, provocando oltre 600 i morti e più di 300 feriti. Il primo bilancio è stato fatto dal ministro dell’Interno marocchino e si aggiorna di minuto in minuto. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23:11 di ieri. L’epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell’Atlante e il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per predisporre un eventuale piano di emergenza. Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.

Grande paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico “Cafè de France”. In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Gli aeroporti sono rimasti chiusi per alcune ore.

Vicinanza al popolo marocchino è stata espressa dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che dal G20 di Nuova Delhi ha fatto sapere: “L’Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili”. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà a “tutto il cuore al popolo marocchino”.

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni ha appreso con “dolore” il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Il premier, si legge in una nota, ha espresso “vicinanza e solidarietà” al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la “piena disponibilità” dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza.
“Al momento non abbiamo notizia di italiani feriti” ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento con la trasmissione ‘Omnibus‘ de La7 commentando l’evoluzione della situazione in Marocco colpito nelle scorse ore da un forte terremoto. Sono circa 200 gli italiani che risultano presenti nel Paese in questo momento, ha affermato Tajani che è in contatto costante con l’ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech per dare massima assistenza ai nostri connazionali. Si sta lavorando per poter assicurare il rientro in Italia dei turisti. “La prima cosa importante è contattare tutti gli italiani. Seguiamo minuto per minuto levolversi per la situazione”, ha sottolinerato il titolare della Farnesina.

Il terremoto è stato avvertito in gran parte del Paese e ha provocato danni in un’area di oltre 400 chilometri dall’epicentro: lo indica una mappa del Centro sismologico euro-mediterraneo pubblicata dall’Istituto nazionale di geofisica sul suo sito.
Il sisma è avvenuto lungo la catena montuosa dell’Atlante, con un movimento di compressione generato dalla spinta della placca africana verso quella europea: “E’ un terremoto che fa parte della sismicità che caratterizza tutti i monti dell’Atlante”, ha detto il sismologo Carlo Meletti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I monti, che separano il deserto del Sahara dall’oceano Atlantico, sono stati lo scenario di un altro terremoto di magnitudo 5,8, avvenuto nel 1960 ad Agadir, nel Sud del Marocco, e che fece circa 15.000 vittime. “Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso asse”, ha detto ancora Meletti.