Usa, ok al vaccino Pfizer-BioNTech. Trump: “Prime dosi entro 24 ore”

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La Food and Drug Administration statunitense ha dato via libera all’utilizzo del vaccino Pfizer-BioNTech e alla distribuzione immediata di circa 2,9 milioni di dosi di vaccino anti Sars-CoV-2 negli Usa. I primi ad essere vaccinati, secondo i criteri già stabiliti dalla Fda, saranno il personale medico ed ospedaliero, in prima linea e gli ospiti delle case di riposo e di lunga degenza. La somministrazione sarà gratuita.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che le vaccinazioni contro il Covid-19 inizieranno nel Paese “tra meno di 24 ore”. “Abbiamo già cominciato a spedire i vaccini in ogni Stato”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un video su twitter, aggiungendo che saranno i governatori a decidere chi riceverà per primo il farmaco nei loro Stati.

Il via libera della Fda è arrivato dopo una giornata carica di tensione in cui, secondo alcune fonti anonime, citate dal Washington Post, il capo del personale della Casa Bianca, Mark Meadows venerdì ha detto al commissario della FDA Stephen Hahn, di essere pronto a presentare le sue dimissioni se l’Agenzia non avesse autorizzato il vaccino entro la fine della giornata.

Tutto questo mentre negli States, è stato registrato un nuovo picco di contagi nelle ultime 24 ore: 231.775 nuovi casi confermati, stando ai dati della Johns Hopkins University, con 3.309 morti. Si tratta del dato più alto dall’inizio della pandemia.

Pfizer e il suo partner con sede in Germania, BioNTech, hanno sfruttato una tecnologia genetica veloce e flessibile che era rimasta in fase di sviluppo per decenni. da lì si è partiti, per costruire un vaccino che ha superato tutte le aspettative essendo efficace al 95% nel prevenire le malattie in uno studio clinico con decine di migliaia di partecipanti. Il vaccino è già stato approvato in Gran Bretagna, Canada, Arabia Saudita e Bahrein.

A differenza delle altre società, Pfizer e BioNTech non hanno preso i soldi del governo per la ricerca e lo sviluppo, ma hanno ricevuto un contratto da 1,95 miliardi di dollari per 100 milioni di dosi, di cui circa 25 milioni saranno consegnate quest’anno.

Daniel Carpenter, politologo presso l’Università di Harvard, ha affermato che passare dalla scoperta di una malattia, allo sviluppo di un vaccino in 11 mesi, è un vero record. La linea temporale più breve in precedenza, si era registrata per il vaccino contro la parotite, che ha richiesto quattro anni. Nel caso dell’AIDS, non esiste ancora un vaccino, quasi quattro decenni dopo l’identificazione dell’HIV.