Bollettino Covid-19: 21.267 positivi e 460 decessi. I Nas nello stabilimento AstraZeneca di Anagni

Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute nelle ultime 24h in Italia si sono registrati 21.267 nuovi contagi e 460 decessi, a fronte di 363.767 tamponi effettuati. Il tasso di positività è 5.8%, in lieve aumento rispetto al 5,6% del giorno precedente. Salgono di 42 unità i ricoveri in terapia intensiva e di 10 negli altri reparti Covid. In Lombardia con i 110 decessi odierni, superati i 30mila morti. La regione resterà rossa almeno fino a Pasqua.

E ora la parola d’ordine accelerare con la campagna vaccinale. E’ quanto ha dichiarato il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. Per il premier stiamo facendo bene, ma non benissimo. A pesare è ancora un deficit organizzativo e soprattutto le profonde disparità tra Regioni. Dalle parole di Draghi è in sostanza emersa una campagna fai da tè, dove ognuno procede in ordine sparso.

Sulla stessa linea anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio: “ieri abbiamo segnato in Italia il record di vaccinazioni giornaliere, 210mila. Ma questi numeri devono raddoppiare, per riuscire a permettere che in estate entro agosto, tutti coloro che vogliono vaccinarsi, lo abbiano fatto”. Allo stesso tempo “non possiamo più pensare che le case farmaceutiche facciano quello che vogliono. Come Ue e anche come singoli Stati membri, dobbiamo far rispettare i contratti”.

“Credo – ha proseguito Di Maio – che rispetto alle vaccinazioni, non possiamo assolutamente arretrare perché, se ci sono le vaccinazioni, riaprono le imprese, riaprono le attività, riaprono totalmente le scuole. Ma intanto che completiamo la campagna vaccinale, dopo Pasqua, dobbiamo far ripartire subito le scuole primarie e le scuole dell’infanzia”.

Oggi invece i vaccinati sono stati 158.536 con la prima dose e 75.027 con la seconda. La popolazione attualmente vaccinata è del 4.41% del totale, mentre gli over 80 immunizzati sono il 56.62%.

In merito alle forniture vaccinali, oggi la Commissione Ue ha adottato una revisione del meccanismo per l’autorizzazione all’esportazione dei vaccini, aggiungendo la “reciprocità” e la “proporzionalità”. Le domande saranno valutate caso per caso, ma l’obiettivo è che le richieste di export non costituiscano una minaccia per l’approvvigionamento dei 27 Paesi dell’Ue.

Un’ispezione effettuata dalle autorità italiane, su segnalazione della Commissione europea, nello stabilimento della Catalent di Anagni ha trovato 29 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca delle quali l’Ue non era a conoscenza. I Nas hanno riferito che i lotti erano destinati al Belgio e Astrazeneca ha poi precisato che di quei lotti 13 milioni di dosi sono destinate all’iniziativa COVAX, altri 16 milioni per l’Unione Europea.

Stella Kyriakides:”Quello di oggi non è un divieto di esportazione”, ha dichiarato la commissaria europea alla Salute. “Non vogliamo punire nessuno, anzi siamo i più forti sostenitori della solidarietà globale, serve uno strumento che ci dia maggior margine di manovra. Esamineremo tutto caso per caso”.

I tecnici del Governo italiano, hanno stilato un documento per l’organizzazione della campagna vaccinale, che verrà illustrato domani alle Regioni. Tra i punti previsti: l’apertura di 12 ore per i ‘Punti vaccinali territoriali straordinari (Pvts) e fino a 8 ore nei punti mobili. Tra gli obiettivi c’è quello di individuare i requisiti minimi essenziali, che devono caratterizzare i punti vaccinali territoriali straordinari, come ad esempio le dimensioni della struttura oppure i tempi limite di permanenza all’interno della stessa, circa 10 minuti.