Bollettino Covid-19: sono 4.259 i positivi, 21 i decessi. Le Regioni propongono la soglia del 20% per le intensive

Numeri in salita quelli del Sars-CoV-2 in Italia. Nelle ultime 24 ore secondo i dati del ministero della Salute, i positivi sono 4.259, con 235.097 tamponi processati. Sono invece 21 i decessi in un giorno, con il tasso di positività che sale all’1,8%, rispetto all’1,6% di martedì. Calano di 7 unità le terapie intensive, mentre è stabile il numero dei ricoverati nei reparti ordinari.

Intanto i due nodi da sciogliere restano il green pass e le soglie per definire i colori delle Regioni. La proposta della Conferenza delle Regioni sarebbe quella di un passaggio in zona gialla solo al superamento del 20% dell’occupazione delle terapie intensive e del 30% per quella dei reparti ordinari. Le Regioni chiedono inoltre che il green pass venga utilizzato “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”.

Insorge l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (Aaroi): “Approvare la proposta delle Regioni di alzare al 20% le soglie critiche costituite dai ricoveri nelle terapie intensive, significherebbe non aver imparato nulla dall’esperienza passata”. Con queste parole il presidente Alessandro Vergallo, ha commentato all’AGI la richiesta avanzata dalle Regioni. “Lo scorso anno – ricorda l’esperto – l’ondata pandemica ha provocato nuove difficoltà verso la fine di settembre, fino a raggiungere un andamento esponenziale con un tempo di raddoppio dei ricoveri di circa dieci giorni. Alzare la soglia di criticità significa diminuire le chance di reagire prontamente alle potenziali situazioni emergenziali e aumentare il rischio di non poter intervenire nei venti o trenta giorni successivi al superamento della soglia limite, che rappresentano l’arco di esaurimento della curva”.

E mentre il Governo è al lavoro per mettere d’accordo tutti, cresce il consenso per l’obbligatorietà del vaccino anti-Covid: più del 50% degli italiani è attualmente a favore, mentre a dicembre lo era solo il 40%. E’ quanto evidenziato dall’ultima indagine ResPOnsE Covid-19 dell’università Statale di Milano, effettuata tra marzo e giugno 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo.