Calano i decessi da Covid-19, ma in Lombardia scatta la nuova ordinanza: in giro con protezione sul volto

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Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, diramato come di consueto ieri alle 18:00, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 88.274 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 124.632 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171in Molise.

Sono 20.996 le persone guarite. I deceduti sono 15.362, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Calano intanto i decessi: altri 681 secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile (a fronte dei 766 del giorno prima). In discesa anche i ricoveri in terapia intensiva: 3.994 i malati ricoverati, 74 in meno di venerdì.

Intanto in Lombardia entra in vigore da oggi la nuova ordinanza contro il coronavirus del governatore Attilio Fontana che sarà attiva almeno fino al 13 aprile. Il provvedimento “introduce l’obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe”.

Inoltre gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (ovvero quelli di alimentari e di prima necessità) hanno l’obbligo di fornire ai propri clienti guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani”. In particolare, poi, il documento regionale, come la precedente ordinanza, “conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali”.

Tornano acquistabili gli articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti” e sarà “anche possibile la vendita di fiori e piante, ma solo con la consegna a domicilio”. Infine, spiega la Regione, “ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive è stato chiesto al governo di confermare con un dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)”.

Ministro della Salute Speranza: la battaglia contro il coronavirus “è tutt’altro che vinta”: e “il nostro obiettivo è quello di trovare un modo di convivere” con questa minaccia “finché non ci sarà una cura o un vaccino”. Quindi il ministro Roberto Speranza, annuncia un piano in 5 punti per uscire “con grande gradualità e cautela” dall’epidemia: distanziamento sociale e mezzi di protezione per tutti, ospedali Covid su tutto il territorio nazionale, rafforzamento delle reti sanitarie locali, studio a campione per capire quanti sono i contagiati in Italia e un’app, modello Corea, per verificare i contatti delle persone positive. Dobbiamo dire la verità”, ha sottolineato ancora il ministro, “la situazione resta drammatica. L’emergenza non e’ finita. Il pericolo non è scampato. Ci aspettano mesi ancora difficili. Non sprechiamo i sacrifici fatti”.