Caso Diciotti, alcuni migranti chiedono il risarcimento danni allʼItalia

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Un ricorso d’urgenza al tribunale civile di Roma per chiedere un risarcimento danni per essere stati privati della libertà personale a bordo della nave Diciotti ferma dopo diversi giorni di stallo nel porto di Catania.

Secondo il Viminale, il ricorso è stato presentato da uno studio legale a nome di 41 migranti, tra cui un minore, i quali chiedono al premier Conte e al ministro Salvini tra i 42mila e i 71mila euro.

Dopo esser scesi dall’imbarcazione a Catania, gli stranieri si erano poi rifugiati presso le strutture dell’associazione Baobab Experience. Dei 41 migranti che si sono rivolti allo studio legale, riferiscono ancora fonti del Viminale, 16 risultano essere nati il primo gennaio.

Non si è fatta attendere la replica del vicepremier Salvini: “Permettetemi di rispondere con una grassa risata. Tutti nati il primo gennaio, tutti scomparsi, non prendessero in giro gli italiani. La pacchia è finita, i barconi non arrivano più, al massimo gli mandiamo un Bacio Perugina”.

Contestualmente a quello depositato presso il tribunale di Roma, è stato presentato un ricorso anche alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo.