Caso Emanuela Orlandi: sono vuote le tombe riaperte in Vaticano

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Il caso di Emanuela Orlandi non sembra avere una fine. La speranza di ritrovare i resti della ragazza scomparsa nel 1983 era riposta nell’apertura di due tombe all’interno del Camposanto Teutonico Vaticano. Eppure nulla, erano vuote. Nessun resto umano o urna funeraria.

A darne conferma è stato Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela.  “Sono state aperte le due tombe. E’ stata aperta la prima, c’era una apertura, sono entrati perchè c’era una stanza di circa tre metri per quattro, era completamente vuota, non c’erano neanche le ossa della persona che doveva essere sepolta lì”. Poi, ha aggiunto, “Sono passati alla seconda tomba che era un sarcofago, hanno alzato il coperchio, doveva esserci la tomba della seconda principessa, e non c’era neanche quella. Quindi tutte e due le tombe non c’era traccia di nulla, non dico di Emanuela ma di nessuna delle due principesse che teoricamente dovevano essere sepolte lì”.

Le operazioni di apertura sono iniziate in mattinata, come disposto dall’ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. A chiedere questa verifica era stata con un’istanza la famiglia Orlandi dopo l’arrivo di una lettera anonima con l’indicazione della Tomba dell’Angelo presente nel piccolo cimitero dello Stato Vaticano. ‘Cercate dove indica l’angelo’ era riportato nel messaggio. “Credo che si dovrà andare avanti e spero in una collaborazione onesta. Finché non troverò Emanuela è mio dovere cercare la verità”, ha detto al termine della mattinata Pietro Orlandi, nella speranza di trovare una traccia della sorella scomparsa dopo una lezione di musica a Piazza Sant’Apollinare a Roma. Era il 22 giugno del 1983. Duro anche il legale rappresentante della famiglia Orlandi che tuona: “E’ vergognoso, chi sa parli” perchè sotto una delle due tombe, ha spiegato, c’era una sorta di stanza e una struttura in cemento armato e abbastanza recente, assolutamente non compatibile con una sepoltura dell’800.

Dopo l’apertura delle tombe, sottolineatura da parte del Vaticano: “Al termine delle operazioni, teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell’accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico”.