Chiude il reparto Covid di Codogno. Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passano in zona bianca

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E’ stata chiusa all’ospedale di Codogno l’area Covid dopo che  in mattinata è stato dimesso l’ultimo paziente ricoverato, ad annunciarlo è stato il responsabile del servizio di Pneumologia e referente del nosocomio, Francesco Tursi che, ricordando gli oltre 15 mesi di lotta al virus, dice: “E’ un giorno che vivo con profonda emozione”. Proprio a Codogno fu ricoverato il primo paziente in Italia colpito dal coronavirus.

Altra buona notizia di oggi è che Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che prevede da lunedì 7 giugno il passaggio in zona bianca di Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto andando così ad aggiungersi alle 3 (Sardegna, Molise e Friuli-Venezia Giulia) che hanno cambiato colore 4 giorni fa.

In Italia ci sono 2.557 nuovi casi di coronavirus a fronte di 220.939 tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 73 decessi (contro i 59 di ieri) mentre in terapia intensiva sono ricoverati 836 pazienti (-56) mentre i guariti e i dimessi sono 7.853. Il tasso di positività si attesta all’1,2%.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro ha dichiarato: “Se la tendenza prosegue così, per la seconda settimana di giugno quasi tutta l’Italia si troverà in zona bianca. La curva epidemiologica decresce in Italia ed è tra le più basse a livello europeo. In particolare – ha aggiunto Brusaferro presentando i dati del monitoraggio settimanale – l’incidenza è di 32 casi su 100mila abitanti e tutte le Regioni sono sotto il valore di 50 casi su 100mila abitanti, inoltre tre quarti dei casi sono asintomatici”.

I casi diminuiscono in tutte le fasce di età incluse quelle più giovani e l’età media dei nuovi casi scende a 40 anni”, continua Brusaferro. “Ci avviciniamo un po’ al profilo della scorsa estate. Al primo ricovero l’età mediana è 58 anni rispetto a 60 della settimana precedente – ha aggiunto – mentre l’età di persone che richiedono un ricovero in terapia intensiva passa da 66 a 65 anni. Scende anche l’età dei decessi: da 76 anni a 75”.

Riguardo la campagna vaccinale in corso Brusaferro ha poi aggiunto: “Aumentano inoltre le vaccinazioni in tutte le fasce di età: gli 80enni sono al 91% per le vaccinazioni e 70-79enni sono all’83%, anche 50-59enni sono al 50% e le altre categorie stanno crescendo”.