Coronavirus, altre 24 vittime: dato più basso da febbraio. I nuovi contagi sono 224

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L’andamento epidemiologico relativo al coronavirus fa segnare, in Italia, un nuovo minimo. Secondo gli ultimi dati comunicati dalla Protezione civile nel bollettino quotidiano i decessi registrati oggi sono 24, a fronte dei 49 di ieri.
Un numero così basso non si aveva dalla fine di febbraio. Il numero totale delle vittime in Italia sale dunque a 34.634.
E sono ben 16 le regioni senza nuove vittime nelle ultime 24 ore: si tratta di Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata.

Continuano a calare anche i nuovi contagi da covid-19.
In tutto sono 238.499 le persone positive dall’inizio della pandemia, con un incremento giornaliero di 224, in calo rispetto a ieri, quando era stato di 262. In Lombardia sono stati registrati 128 casi, pari al 57,1% delle ultime 24 ore. Sono 7 le regioni ad aumento zero: Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

I guariti nelle ultime 24 ore sono invece 440
, contro i 546 di ieri, e portano il totale dall’inizio della pandemia a 182.893. In totale, scendono così a 20.972 gli attualmente positivi in tutto il Paese, 240 meno di ieri. E scendono anche i ricoveri in terapia intensiva: oggi sono 148, 4 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 2.314, con un calo di 160 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 18.510, con un calo di 76 in 24 ore.
Cambiano intanto le raccomandazioni dell’Oms per il rilascio dall’isolamento dei pazienti che hanno contratto il coronavirus. Non serviranno più necessariamente due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica, ma basteranno tre giorni senza sintomi (inclusi febbre e problemi respiratori).  I nuovi criteri riflettono i risultati secondo cui i pazienti i cui sintomi si sono risolti possono ancora risultare positivi al tampone per settimane, ma nonostante ciò è improbabile che siano infettivi. Il ministro della salute Roberto Speranza avanza la richiesta al comitato tecnico scientifico di approfondire la questione visto che, spiega, le nuove linee guida “segnano un cambiamento che può incidere significativamente sulle disposizioni finora adottate e vigenti nel nostro Paese”.