Coronavirus: contagi in calo nell’Italia che riparte. Di Maio dice no a ‘black list’ tra Paesi Ue

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L’Italia prova a ripartire dopo l’incubo coronavirus. Riaprono negozi, ristoranti, bar, parrucchieri ed estetisti. Si torna a messa. Le città si rianimano e torna il traffico. Dal 15 giugno via ai centri estivi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio vuol riportare i turisti in Italia e dice “no a black list” tra i Paesi europei.

“Dal 3 giugno l’Italia ripartirà a 360 gradi. Ci si potrà muovere tra le regioni e siamo pronti ad accogliere in sicurezza cittadini europei che vogliono passare le loro ferie in Italia. Le nostre strutture sono pronte, preparate e all’avanguardia”. Così Di Maio rivolgendosi agli omologhi di alcuni Paesi Ue tra cui Germania e Austria in un vertice sui flussi turistici.

“E’ inammissibile che ci siano black list tra Paesi Ue. Se non cambiamo direzione, ci saranno serie ricadute economiche sul comparto turistico di tutti i Paesi europei, non solo dell’Italia”.

Poco prima il suo omologo tedesco Heiko Mass aveva sottolineato dopo la videoconferenza con i 10 Paesi che rappresentano le mete prioritarie dei tedeschi nelle vacanze estive che “con Italia e Spagna, Paesi particolarmente colpiti dal coronavirus e dove sono ancora in vigore molte limitazioni, bisognerà continuare a parlare”.

Intanto prosegue il trend positivo dei guariti che in Italia sono saliti a 127.326 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.150 . Domenica l’aumento era stato di 2.366.
Sono 99 le vittime nelle ultime 24, l’incremento più basso in un giorno dall’inizio del lockdown l’11 marzo. In totale i morti salgono così a 32.007. Domenica l’aumento era stato di 145 vittime.

I contagiati totali sono 225.886, 451 in più, ma inferiori ai 675 precedenti. Quattro regioni hanno zero contagi: Umbria, Sardegna, Calabria e Basilicata.

Numeri incoraggianti anche in Lombardia dove sono 24 i nuovi decessi, un numero che non si registrava dal 29 febbraio, per un totale di 15.543 morti in regione. Ieri erano stati 69. Continua a diminuire il numero dei ricoverati in terapia intensiva, 252 (-3) mentre ce ne sono 2 in più per un totale di 4482 in altri reparti. I casi positivi in totale sono 85.019 con un aumento contenuto di 175 (ieri +326) ma con un numero più che dimezzato di tamponi  rispetto a ieri (5.078).

I dati positivi della Protezione civile “confermano che il lockdown ha funzionato, ma ci vuole poco a tornare indietro e vanificare gli sforzi fatti”. E’ quanto afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, aggiungendo: “Apriamo e ripartiamo dunque ma con grandissima attenzione se non vogliamo sprecare il vantaggio acquisito in queste settimane”.

Ma l’euforia per le riaperture ha preso il sopravvento a Palermo. Alla Vucciria, il mercato diventato uno dei luoghi più frequentati della movida, è ritornato tutto come prima dell’emergenza coronavirus. Centinaia di persone, molte delle quali non a distanza di sicurezza e prive di mascherine protettive, si sono riversate davanti ai locali. Proprio qualche giorno fa il sindaco Leoluca Orlando, predicando cautela ai palermitani, aveva dichiarato che alle prime violazioni delle regole, sarebbe stato pronto a chiudere nuovamente tutto per non vanificare il lavoro fatto finora nel contrasto al virus.