Coronavirus: primo contagio europeo forse in Germania. In Italia sì al rinvio del referendum

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Sebbene contro l’Italia ci sia il dito puntato di molti Paesi per lo scoppio dell’epidemia di coronavirus, secondo quanto scritto da un team di medici tedeschi sul New England Journal of Medice il primo contagio uomo a uomo in Europa è avvenuto intorno a fine gennaio in Germania.

Il primo paziente risultato positivo ai tamponi è un manager 33enne tedesco entrato in contatto con una collega di Shanghai durante un meeting aziendale a Monaco di Baviera tra il 19 e il 21 gennaio. La donna era asintomatica e solo dopo essere tornata in Cina ha accusato i sintomi avvertendo la compagnia.

L’uomo d’affari tedesco è entrato in contatto con la donna durante quei giorni e il 24 ha cominciato ad avere febbre alta e tosse, ma poi è rientrato subito al lavoro il 27, quando si è sentito meglio. La sua infezione è stata lieve poiché il coronavirus gli è stato trasmesso durante il periodo d’incubazione, come fanno notare gli scienziati nel comunicato.

Il 28 gennaio altri tre lavoratori tedeschi della stessa ditta si sono sentiti male e a seguito dei tamponi, sono risultati positivi anche loro al coronavirus. Due di questi erano entrati in contatto con la donna cinese, la “paziente 1”, mentre l’altro ha avuto un contatto diretto con il manager tedesco, il “paziente 2”.

Lo studio del team di medici tedeschi sottolinea quindi che il primo contagio, su pazienti asintomatici o con sintomi lievi, è avvenuto in Germania. Ad avvalorare questa tesi anche la mappatura genetica del virus. Come scrive Insideover, “il virus italiano, indicato come CDG1/2020, sembra discendere, così come altri ceppi tra cui quello svizzero, finlandese, scozzese, brasiliano e messicano, proprio da quello tedesco originatosi nella Baviera, indicato come BavPat1/2020, o comunque avere un ‘parente comune’, ragionevolmente derivante dalla cinese sbarcata a Monaco”.

Intanto sulla ‘lettera scarlatta’ affibbiata all’Italia è intervenuto oggi anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio: “La Cnn mostra una cartina in cui sembra che l’Italia sia l’origine del focolaio del coronavirus. Questa è una visione distorta della realtà”, scrive in un post su Facebook Di Maio, aggiungendo: “Il punto però non è la Cnn, perché sono anche altri i media internazionali che stanno dipingendo l’Italia in modo sbagliato. La disinformazione di alcune testate fa a pugni con i dati numerici”.

Nel frattempo il referendum sul taglio dei parlamentari italiani è stato rinviato. Una decisione presa dal Consiglio dei ministri a causa dell’emergenza coronavirus e dell’epidemia che riguarda ormai tutto il territorio nazionale. Il referendum confermativo era previsto per il 29 marzo: i cittadini saranno chiamati – in data da definirsi – a decidere se confermare o meno la riforma costituzionale con cui si prevede un taglio del numero dei parlamentari. In particolare alla Camera i deputati eletti passerebbero da 630 a 400. Al Senato, invece, i rappresentanti scenderebbero da 315 a 200.