Coronavirus, Niccolò è in Italia

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E’ tornato in Italia Niccolò, il 17enne friulano che per ben due volte non ha potuto fare rientro dalla Cina con gli altri nostri connazionali, rimpatriati nelle scorse settimane, a causa della febbre. Il KC 767A dell’Aeronautica militare con a bordo il ragazzo è atterrato questa mattina all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Sul volo anche il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, assieme a medici ed infermieri. “Sta bene. Non ha febbre, né sintomi. Sono attesi i risultati dei due tamponi eseguiti e se si confermeranno negativi è evidente che non ha il coronavirus”, ha detto Sileri. Per il 17enne è stato organizzato un volo speciale in bio-contenimento ossia su una speciale barella isolata che, dopo lo sbarco, è stata caricata su un’ambulanza per trasferire il giovane all’ospedale Spallanzani per gli accertamenti e l’isolamento.

Ad accogliere Niccolò anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ho sentito i genitori per rassicurarli di tutta la vicinanza dello Stato a Niccolò”, ha detto il titolare della Farnesina in un punto stampa all’aeroporto militare, dove ha voluto rinnovare tutta la vicinanza al popolo e al governo cinese per lo sforzo che sta portando avanti in questo momento. Di Maio ha poi ribadito il “rapporto di amicizia” tra Italia e Cina: “Ringrazio le autorità cinesi e chiarisco che il nostro lavoro nel proteggere nostri connazionali non ci esenta dal voler dare una mano il più possibile al governo cinese. Siamo vicini e disponibili per ogni tipo di collaborazione e aiuto alla Cina”.
Il ministro degli Esteri Di Maio, in conferenza stampa,  ha anche reso noto di aver completato il processo di evacuazione di tutti gli italiani e di aver stanziato 300mln di euro per supportare il mondo imprenditoriale italiano che potrebbe essere colpito dagli effetti dell’epidemia da coronavirus.