Covid, 10mila contagi e tasso di positività al 3,9%. Oms: improbabile fuga del virus dal laboratorio

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Contagi e decessi più alti di quelli di ieri, nel nuovo bollettino della Protezione civile e del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 10.630 nuovi positivi in tutta Italia, mentre ieri se ne contavano 7.970. Sul fronte delle vittime, nell’ultimo giorno sono 422, mentre ieri il dato si fermava a 307.

A questo punto, i morti legati al Covid sono arrivati a sfondare il tetto dei 92mila (92.002 decessi ufficiali), mentre i casi totali da inizio pandemia sono ora 2.655.319.

Il dato degli attualmente positivi è comunque in diminuzione: è sceso a 413.967, quindi 5.637 in meno rispetto a ieri. E il tasso di positività è in calo al 3,9% (ieri era stato del 5,5%, quindi perde l’1,6%).

I guariti e i dimessi sono 2.149.350 (+15.827 rispetto a ieri). Sono stati 274.263 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 144.270, più di 130mila in meno). I pazienti più gravi, quelli ricoverati in terapia intensiva, sono 2.143, numero invariato rispetto a ieri, nel saldo tra entrate ed uscite. I ricoverati con sintomi sono invece 19.512, in calo di 15 unità rispetto a ieri.

Dall’Istituto superiore di Sanità arriva intanto una rassicurazione importante. Sembra che la variante britannica non infetti in modo particolare i bambini. “Ci sono ancora molti studi in corso, ma al momento non sembra che la variante inglese abbia come target specifico i bambini, ovvero non li infetta in maniera particolare rispetto agli altri”. Mentre per quanto riguarda le altre varianti “i dati non sono ancora sufficienti a formulare ipotesi”, hanno fatto sapere gli esperti dell’Iss in un aggiornamento delle Faq sulle varianti del Sars-Cov-2, tra le principale attuali preoccupazioni.

Nel frattempo arrivano le prime conclusioni sulla base dei dati raccolti dalla missione dell’Organizzazione mondiale della Sanità a Wuhan a proposito dell’origine della pandemia che ha piegato il mondo intero. Stando a quanto riportano gli esperti, l’origine del Coronavirus sarebbe certamente animale ma non è ancora chiaro quale sia l’esemplare ospite del virus. Secondo il capo della missione, Peter Ben Embarek, e il capo delegazione di esperti cinesi che ha affiancato l’Oms, il professore Lian Wannian, “i pipistrelli e i pangolini sono i più probabili candidati“. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di una fuga del virus da un laboratorio, la task force dell’Oms la giudica al momento “altamente improbabile”.