Luca Zaia firma l’ordinanza sul tema dei bar: dalle 15 alle 18 consumazioni da seduti

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Il no deciso e ridondante a qualsiasi tipo di assembramento viene ribadito nero su bianco dal presidente della Regione Veneto, attraverso una nuova ordinanza regionale firmata da Luca Zaia e attiva fin dal prossimo fine settimana. Il punto focale riguarda il tema dei bar e ristorazione in generale a cui non vengono imposte restrizioni orarie più stringenti ma l’obbligo di impedire il consumo in piedi agli avventori, dalle 15 alle 18 in tutti i giorni della settimana. Il nuovo disposto vale sia per l’esterno in plateatico che per l’interno, all’aperto o al coperto.

Questo per evitare il formarsi di capannelli di persone come ampiamente accaduto nel primo fine settimana in area “gialla” dopo oltre 40 giorni di regime di semichiusura dei locali, ad eccezione delle attività di asporto e consegna a domicilio.

Un nuovo testo, valido fino al 5 marzo in coincidenza con lo scadere del Dpcm a firma dell’ex premier Giuseppe Conte, che entra in vigore con effetto immediato e che non porta a stravolgimenti nella materia, ma cerca di favorire una maggior coscienza collettiva, dopo i richiami alla responsabilità espressi dallo stesso Zaia alla vigilia dello sblocco. “L’idea di base è che non si creino assembramenti pericolosi”, ha spiegato nel corso del punto stampa di Marghera, aggiungendo che “la mascherina non è perché sei seduto a tavolo non devi averla, per parlare te la rimetti su subito”. In altre parole, anche al tavolo, non appena forchetta, bicchiere o tazzina vengono appoggiati, il dispositivo di protezione deve essere indossato.

Ribadite inoltre le altre disposizioni accessorie, che indicano come i servizi di ristorazione devono esporre all’ingresso un cartello indicando il numero massimo di persone ammesse nel locale, mentre all’esterno rimane vietata la consumazione di alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze dell’esercizio di somministrazione. Come si legge esplicitamente nel testo dell’ordinanza è sempre consentita e fortemente raccomandata la vendita con consegna di alimenti e bevande a domicilio.

Ordinanza regionale (clicca per consultare)