Covid-19: in Lombardia numeri in linea. A Pavia la sperimentazione con plasma guariti

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E’ un altro giorno positivo per la Lombardia. Ad affermarlo è il presidente della Regione Attilio Fontana che specifica: “I numeri sono in linea. Stiamo assistendo a questo procedere in linea senza aumenti rispetto ai giorni precedenti. Si sta verificando quello che i nostri esperti hanno previsto cioè che inizi fra qualche giorno questa benedetta discesa”. Non si placa però la polemica con il governo. “Da Roma stiamo ricevendo briciole. Se noi non ci fossimo dati da fare, avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni”, dichiara il governatore lombardo riaccendendo così il botta e risposta con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia che a L’Aria che tira su La7 replica: “Non ho né tempo né voglia di fare polemiche con il presidente della Regione Lombardia, Fontana: tutto quello che lo Stato fa è in rete e qualunque cittadino può andare sui siti istituzionali e trovare tutto quello che la Protezione Civile ha fatto e sta facendo ogni giorno, con un ‘contatore’ aggiornato ora per ora”. Risposta alla quale controreplica Attilio Fontana che, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa, afferma: “Credo al ministro ma devo credere anche ai dati che sono in mio possesso. Per ora – scandisce – ha fatto molto, ma molto di più la Regione”.

Entra nel vivo intanto al Policlinico di Pavia la sperimentazione della plasmaterapia. con la somministrazione ad alcuni malati del plasma di pazienti guariti dal Coronavirus che quindi hanno sviluppato gli anticorpi. Il protocollo è stato predisposto dal servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale del San Matteo, in collaborazione con altre strutture come l’Ats di Mantova. I primi due a donare sono stati i medici di Pieve Porto Morone (Pavia), marito e moglie, primi casi di contagio da Covid-19 in provincia di Pavia.

Proprio tra i camici bianchi arrivano altri due decessi: Gianpaolo Sbardolini, medico di famiglia, e Marcello Cifola, otorinolaringoiatra, sono morti per il contagio da coronavirus. E’ quanto si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Il totale dei medici finora deceduti dall’inizio dell’epidemia sale così a 69.  Sono intanto, rende noto il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, il numero degli operatori sanitari contagiati ha oramai superato i 10.000 casi. Il 20% circa sono medici. Molti, afferma l’Anaao, sono ricoverati in rianimazione.