Covid e influenza, ospedali sovraffollati. Pazienti sulle barelle per ore

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Si aggrava in Italia la situazione nei Pronto soccorso che sono sotto praticamente sotto assedio in questa ultima settimana: complice un aumento dei casi di Covid 19 e l’incremento dell’influenza stagionale. Aumentano in modo preoccupante i tempi di attesa dei pazienti che necessitano di un ricovero. È altissimo il numero di pazienti che rimane in barella e molte strutture sono costrette a sottrarre letti agli altri reparti.

Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza spiega: “In varie regioni sono stati attivati i piani contro il sovraffollamento da parte di ospedali e aziende sanitarie. Solo nel Lazio i pazienti in attesa di ricovero nei Ps sono al momento oltre 1100; arrivano a 500 in Piemonte, mentre in Lombardia i ricoveri ordinari sono stati sospesi proprio a causa del sovraffollamento” sottolinea De Iaco.

“A prevalere – continua De Iaco – sono le patologie respiratorie, soprattutto tra gli anziani: il Covid è in leggera flessione in quest’ultima settimana, mentre l’influenza imperversa, ma sono varie le patologie respiratorie dovute anche ad altri virus”. De Iaco sottolinea l’importanza di vaccinarsi: “C’è ancora tempo, sia contro l’influenza che il Covid, ed è importante farlo. Dopo la festa della Befana riapriranno infatti le scuole e prevediamo un ulteriore incremento dei casi”.

“A dicembre, rispetto al mese precedente, si è registrato un aumento di almeno il 50% delle richieste di soccorso al 118 a causa del Covid e, soprattutto, casi di influenza con complicanze respiratorie” dichiara il presidente della Società italiana sistema 118 Mario Balzanelli che aggiunge: “Una crescita di richieste di soccorso è dovuta anche al fatto che molti punti di guardia medica sul territorio sono chiusi per mancanza di personale”. A Torino e nel Lazio sono state annullate le ferie per i medici. Balzanelli poi riferisce che in un simile contesto si rivede perciò il fenomeno delle ‘barellopoli’: le ambulanze arrivano cioè negli ospedali ma non possono lasciarvi i pazienti per mancanza di posto. I pazienti restano sulle barelle nei mezzi di soccorso fuori dagli ospedali per ore e questo porta di fatto ad un blocco dell’attività del 118.