Covid, estensione di un anno al green pass. Presto in arrivo un vaccino contro le varianti

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E’ arrivato oggi il via libera dal Parlamento europeo all‘estensione della validità del Green pass Covid per un altro anno, ossia fino a giugno del 2023 anche se per il via libera definitivo servirà l’accordo con i governi dell’Unione Europea ma già è noto che i negoziati partiranno subito in modo che le nuove regole possano entrare in vigore prima dell’attuale scadenza del 30 giugno di quest’anno. La motivazione – spiega il Parlamento europei – è che in tal modo i cittadini potranno circolare liberamente indipendentemente dall’evoluzione della pandemia.

Secondo la Fondazione Gimbe per la settimana 27 aprile-3 maggio scendono i contagi in Italia con i nuovi casi che vanno sotto quota 400mila, a fronte di un numero stabile di tamponi totali. Calano anche i decessi -7%. In Italia sono registrati 48.255 nuovi casi di coronavirus a fronte di 327.178 tamponi effettuati e altri 138 decessi. Tasso di positività si attesta al 14,7%. L’Organizzazione mondiale della sanità ha rivisto intanto le stime sui decessi a causa del Covid: la pandemia ha ucciso tra i 13,3 e i 16,6 milioni di persone tra il 2020 e il 2021. L’Oms triplica quindi il numero di morti nel mondo legati alla malattia.

Sul fronte vaccini: il capo della task force della campagna vaccinale dell’Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri riferisce che molto probabilmente entro settembre sarà approvato a livello europeo il primo vaccino anti-Covid adattato alle varianti. “I vaccini al momento più avanti sono quelli a mRna, non è un mistero, la nostra priorità è assicurare l’approvazione quanto prima, in modo – ha aggiunto Cavaleri – da poter cominciare la campagna vaccinale nell’Unione in autunno”.

Secondo quanto riferito da Cavaleri l’Ema ha cominciato a esaminare la domanda di autorizzazione di Moderna per estendere l’uso del suo vaccino anti-Covid, lo Spikevax, ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni. “E’ la prima domanda per questa fascia d’età. Per Nuvaxovid (il vaccino proteico dell’americana Novavax) stiamo valutando ora i dati così per dare eventualmente una raccomandazione al suo utilizzo nei giovani tra i 12 e i 17 anni”, ha poi aggiunto Cavaleri sottolineando che è iniziata la valutazione della richiesta di via libera per una dose booster del vaccino Vaxzevria, di AstraZeneca, in persone di età superiore ai 18 anni.

In merito alla quarta dose: “Il vaccino ha salvato quasi mezzo milione di over 60, ma è troppo presto per considerare la somministrazione di una quarta dose di vaccini anti-Covid a mRna nella popolazione generale. Le persone di età superiore a 80 anni potrebbero beneficiare di un secondo booster – sottolinea Cavaleri – considerato che sono più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid”. Il responsabile dell’Ema ha poi precisato che solo il 50% degli europei ha ricevuto la vaccinazione completa e il booster, mentre il 15% degli over 18 non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino.

Cavaleri lancia un monito: “In Ue la situazione Covid si è stabilizzata, tuttavia le infezioni sono ancora milioni nel mondo. Questa pandemia è tutt’altro che finita. Dobbiamo rimanere vigili ed essere preparati alla comparsa di nuove varianti e a un possibile aumento di casi di Covid-19 nel prossimo inverno”.