Covid, verso la stretta di Natale. Sileri: “con i dati di oggi no ad altre misure”. A scuola contagi in aumento

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Con molta probabilità il governo deciderà giovedì quali misure anti Covid adottare in vista delle festività di Natale, nel tentativo di frenare l’avanzata della variante Omicron. Il quadro si delineerà solo dopo aver riunito la cabina di regia con i vertici del Cts. “Nulla è ancora deciso” ha ribadito ieri il premier Mario Draghi ma le ipotesi sul tavolo sono diverse: sembra scontato il ritorno della  mascherina obbligatoria anche all’aperto e trova diversi sostenitori l’ipotesi dell’uso dell’Ffp2 sui mezzi pubblici, così come l’ulteriore riduzione della durata del Super Green pass. Dubbi da più parti invece per quanto riguarda l’obbligo di tamponi anche per vaccinati e guariti che vogliono prendere parte ai grandi eventi.

Predica cautela Pierpaolo Sileri. Per il sottosegretario alla salute se i dati di giovedì saranno in linea con quelli attuali non saranno necessarie “ulteriori restrizioni”. Perché l’ “Italia ha fatto passi avanti con Green pass e Super green pass e abbiamo ancora una pratica quotidiana che ci difende”. In ogni caso, per Sileri, “i tamponi sono molto meglio di una chiusura”.

Peggiora intanto la situazione nelle scuole. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale presidi, afferma che “l’ultimo dato disponibile è quello delle 10 mila classi in dad su 400 mila ma negli ultimi giorni – specifica – crediamo sia aumentato”. Anche se – sottolinea –  “bisogna dire che siamo ancora lontani dai numeri dell’anno scorso”. Una delle ipotesi per arginare la quarta ondata di covid-19 anche nelle scuole e tra i più piccoli è quella di un Green pass obbligatorio anche per gli studenti: “Un’idea corretta” per Giannelli che però ammette di vedere “grosse difficoltà soprattutto sulla tempistica”.