Genova commemora il terzo anniversario della tragedia del Ponte Morandi

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Tre anni fa crollava il Ponte Morandi a Genova: 43 persone morte, 619 persone sfollate e 4 edifici abbattuti. Ieri sono partite le tre fiaccolate in memoria delle vittime, una da ogni quartiere fra quelli più coinvolti dal crollo.

Oggi la commemorazione è iniziata con la Messa nella basilica di Certosa: in chiesa i ministri della Giustizia e delle Infrastrutture Cartabia e Giovannini, con il sindaco Bucci, il presidente della Regione Toti, familiari delle vittime e cittadini. Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime del Morandi ha criticato la scelta del premier Draghi e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non essere presenti alla cerimonia a causa di altri impegni.

In molti hanno sfilato sotto il viadotto nel percorso pedonale intitolato alle vittime. I ministri della Giustizia e delle Infrastrutture hanno deposto una corona d’alloro nella Radura e assistito alla posa della prima pietra del Memoriale. Tre le corone deposte sotto il nuovo viadotto San Giorgio dedicate – si legge – “ai 43 angeli per sempre nei nostri cuori”: una della presidenza della Repubblica, una del governo e una dei familiari delle vittime.

Alla cerimonia ha partecipato anche l’architetto Stefano Boeri, progettista del Memoriale: “Ormai un anno e mezzo fa abbiamo visitato questo spazio, sono stati i familiari delle vittime a volere che fosse realizzato qui, dove c’era la pila 9 (quella che cedendo ha innescato il crollo del viadotto, ndr) – ha detto Boeri – la forza delle macerie era già un invito a costruirlo qui”.

Il Memoriale sorgerà dove c’era un capannone della Amiu, la municipalizzata per i rifiuti e in parte sotto uno degli impalcati del nuovo viadotto. Nel capannone principale si trovano ancora alcune macerie del ponte, i reperti in vista del processo: per questo motivo è prima necessario il dissequestro della procura. Alla cosiddetta “prima picconata” sono presenti anche l’ex procuratore capo di Genova Francesco Cozzi e il questore Vincenzo Ciarambino e il prefetto Franceschelli.

Per la tragedia del ponte Morandi la procura di Genova ha rinviato a giudizio 59 persone, tra le quali gli ex vertici di Aspi e della ex controllata Spea incaricata delle manutenzioni e le stesse società. Le accuse, a vario titolo, sono di crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, falso, omissione d’atti d’ufficio e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza sui luoghi di lavoro.