Giornata mondiale contro lʼAids. 4mila nuove infezioni da Hiv ogni anno

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Oggi è la giornata mondiale della lotta all’Hiv, malattia che è ancora molto attuale. Sono infatti 4mila le nuove diagnosi di infezione da Hiv all’anno, con un incremento registrato negli ultimi due anni di nuove infezioni nella fascia d’età tra i 25 e i 29 anni.

Nel nostro paese circa il 40% dei casi di Hiv viene diagnosticato tardi, e a questo va aggiunto un 30% stimato di persone che inconsapevolmente continuano a favorire la trasmissione del virus. La maggioranza delle nuove diagnosi Hiv positive è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’84,3% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,8%, omosessuali 38,5%).

Il rischio di contagio cresce esponenzialmente proprio per le categorie ritenute meno esposte mentre omosessuali e tossicodipendenti risultano essere i più informati. I numeri sono ancora estremamente allarmanti. Gli esperti sottolineano che, nonostante gli importanti passi avanti fatti dalla ricerca, il lavoro da fare, soprattutto sul fronte della prevenzione, è ancora molto.

Per questo Anlaids scende in campo per informare e sensibilizzare il maggior numero di persone. Lo scopo è quello di combattere l’atteggiamento di chi pensa che le malattie sessualmente trasmissibili rappresentino un rischio lontano da ognuno di noi, atteggiamento purtroppo ancora troppo diffuso.

Il claim di questa campagna è molto forte e decisamente diretto: “Ti riguarda“, un chiaro invito rivolto a tutti, nessuno escluso: “Proteggiti e fai il test“.

Secondo l’Unicef, nel mondo ci sono tre milioni di bambini e adolescenti sieropositivi, e ogni giorno si contagiano quasi 700 adolescenti tra i 10 e 19 anni, uno ogni due minuti. Anche se entro il 2030 il numero di nuovi contagi da Hiv tra i bambini sotto i dieci anni sarà dimezzato, quello tra gli adolescenti calerà solo del 29%. A dirlo è la ong che denuncia i progressi troppo lenti nel rapporto Bambini, Hiv e Aids: il mondo nel 2030, lanciato in vista della Giornata mondiale dell’Aids.

Da qui al 2030, secondo le stime, circa 360.000 adolescenti moriranno per malattie collegate all’Aids, cioè 76 ogni giorno, senza ulteriori investimenti nei programmi di prevenzione, diagnosi e cura dell’Hiv.

Sulla base di previsioni sulla popolazione e secondo i trend attuali, il numero di nuovi contagi da Hiv tra bambini e giovani tra 0 e 19 anni nel 2030 raggiungerà circa i 270.000 casi, con un calo di un terzo rispetto alle stime attuali, mentre il numero di bambini e adolescenti che muore per cause collegate all’Aids scenderà dai 119.000 attuali a 56.000 nel 2030.