I funerali di Nadia Toffa, Ciao Guerriera!

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Sono centinaia le persone che hanno voluto partecipare nel Duomo di Brescia ai funerali di Nadia Toffa. Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro. In chiesa praticamente tutti i colleghi delle Iene della conduttrice, scomparsa a 40 a causa di un tumore.
A officiare la messa è stato padre Maurizio Patriciello, come aveva chiesto la stessa conduttrice, che si era occupata spesso del tema legato alla Terra dei Fuochi nei suoi servizi per “Le Iene”. “Nadia ha avuto fame e sete di giustizia dove ci sono i più bistrattati. Era dalla parte dei più deboli. Nadia, tu sei stata amata perché hai amato la verità e hai fatto del tuo lavoro una missione, come dovremmo fare tutti”, ha detto durante l’omelia.Prima dell’inizio dei funerali l’ideatore delle Iene e autore tv Davide Parenti ha deposto sulla bara chiara la cravatta nera, simbolo della redazione delle Iene. “Non faceva tutto questo per mettersi in mostra. Detestava l’ingiustizia. Era una rompicoglioni terribile che non staccava mai. Aveva un odio incredibile per le ingiustizie. Una persona autentica e la gente l’ha capito” ha detto l’ex Iena Enrico Lucci parlando della collega.

Anche una rappresentanza di Taranto ha raggiunto questa mattina la cattedrale di Brescia per partecipare ai funerali della conduttrice. Nadia Toffa era infatti cittadina onoraria di Taranto, su delibera del Consiglio comunale, riconoscimento che le era stato dato per le sue battaglie in difesa della salute dei tarantini, e dei bambini in particolare modo, minacciata dall’inquinamento del polo siderurgico. In ricordo della Toffa la mattina del 14 è stata celebrata una messa nel rione Tamburi, nella chiesa Gesu’ Divin Lavoratore, in quel rione al centro di tanti suoi servizi televisivi proprio per la vicinanza all’acciaieria.

Per il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, “ci sono uomini e donne che, pur non avendo avuto i natali nella nostra città, si legano  fortemente alla nostra storia, attraverso le loro azioni ed il loro stesso attaccamento a Taranto ed alle sue complessità. Nadia Toffa – afferma Marinaro – era sicuramente una di queste eccezionali persone. A lei dobbiamo non solo la commemorazione del suo essere, della sua grande generosità e di una straordinaria sensibilità verso le problematiche del nostro territorio, ma anche l’impegno da assumere per un ricordo che non dovrà mai cancellarsi”. “Ed e’ per questo – conclude il presidente di Confindustria Taranto – che sentiamo di ringraziare vivamente il sindaco di Taranto e Massimo Giove, per aver consentito a chi potrà di partecipare alle esequie della nostra concittadina onoraria anche nella sua città natale”.

Ci sono anche gli amici del minibar di Tamburi, quartiere di Taranto in cui c’è l’Ilva a salutare Nadia Toffa. Indossano una maglietta con la scritta Ie jeschepacce pe te!, che in tarantino significa ‘Io esco pazzo per te’, che è il fulcro di un progetto benefico.  Nadia conobbe i ragazzi del minibar in occasione di un suo servizio sull’Ilva. “Fu lei che vedendo quella maglietta ebbe l’idea – raccontano – e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile“.