Il giallo della scomparsa di Cinzia Pinna, svolta sulle indagini. Arrestato imprenditore per omicidio

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È arrivato a una svolta il caso della scomparsa di Cinzia Pinna, la donna di 33 anni di Castelsardo della quale si erano perse le tracce dalla sera dell’11 settembre scorso a Palau, in Gallura. La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta che ha portato a mettere sotto indagine due uomini accusati di omicidio e di occultamento di cadavere.

Gli indagati. Sono due, in particolare. Il primo è Emanuele Ragnedda, imprenditore 41enne di Arzachena figlio di Mario e nipote di Francesco Ragnedda, famiglia nota per la produzione di vino. Ragnedda è sospettato di omicidio: l’uomo è sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Palau e il casolare di sua proprietà nelle campagne di Palau è stato sottoposto questa mattina (24 settembre) ad accertamento tecnico irripetibile da parte di carabinieri del Ris di Cagliati. L’uomo è stato bloccato mentre tentava di fuggire in barca. L’altro è un 26enne milanese, indagato per occultamento di cadavere e assistito dagli avvocati Nicoletta e Maurizio Mani.

L’allarme. A dare l’allarme, sporgere denuncia di scomparsa e mettere in moto la macchina delle ricerche iniziate dalle prime ore del 12 settembre erano stati i familiari della 33enne. La sorella aveva lanciato anche vari appelli sui profili social. Volontari della protezione civile, Carabinieri e i vigili del fuoco di Arzachena insieme con l’Unità di Comando Avanzato di Sassari hanno subito messo in campo le unità cinofile e i sapr con i droni per setacciare la zona dell’agro di Palau e nella zona di Capo Ferro a Porto Cervo.