In Italia è il Giorno del Ricordo. Mattarella: “Dedicato a tutte le vittime delle foibe”

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L’Italia celebra oggi (9 febbraio) il Giorno del Ricordo per non dimenticare i quasi ventimila connazionali torturati, assassinati e gettati nelle foibe. Una pagina nera della nostra storia che è stata ricordata dalle autorità istituzionali e politiche. “Sono passati quasi ottant’anni dai terribili avvenimenti che investirono le zone del confine orientale” ha ricordato Sergio Mattarella nel suo intervento.

Un intervento sentito quello del presidente della Repubblica che – come da tradizione – non è mancato all’appuntamento. “Giorno dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra” ha ricordato il Capo dello Stato durante la celebrazione al Quirinale per il Giorno, che ricorre ufficialmente il 10 febbraio, dedicato al dramma delle foibe. “La ferocia che si scatenò contro gli italiani in quelle zone non può essere derubricata sotto la voce di atti, comunque ignobili, di vendetta o giustizia sommaria contro i fascisti occupanti; il cui dominio era stato intollerante e crudele per le popolazioni slave, le cui istanze autonomistiche e di tutela linguistica e culturale erano state per lunghi anni negate e represse” ha poi aggiunto ancora Mattarella.

Oltre a Mattarella, alla celebrazione hanno preso parte anche la premier Giorgia Meloni, seduta accanto al presidente della Repubblica, i ministri degli Esteri Antonio Tajani, della Difesa Guido Crosetto, degli Interni Matteo Piantedosi. In prima fila inoltre il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e quello dello sport Andrea Abodi. Durante la cerimonia sono state lette testimonianze degli esuli di Istria e Dalmazia e di familiari di vittime delle foibe. Tra le alte cariche dello Stato,  presenti anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e i vicepresidenti della Camera, Giorgio Mulè e Fabio Rampelli.